Un dolorosissimo lutto colpisce il Salento ed il panorama della world music. Nella giornata di ieri si è spento Daniele Durante, fondatore del Canzoniere Grecanico Salentino, docente, polistrumentista e battagliero uomo di cultura del nostro tempo. Se la pizzica-tarantata è uno dei fulcri della storia di Galatina, Daniele Durante ha rappresentato (e rappresenta) uno dei principali artefici della sua uscita dal territorio salentino per raggiungere occhi, orecchie, piedi e mani di tutto il mondo.
Fiero e orgoglioso, appassionato di tradizione e dei problemi degli ultimi, artista eclettico e mai banale, ha per quasi mezzo secolo promosso la musica e lottato contro le disuguaglianze sociali.
Fortemente critico con i politici di qualunque schieramento, accusati di utilizzare la “questione meridionale” a lui così cara come mero spot elettorale da dimenticare appena dopo la chiusura delle urne, fino alla lotta alla TAP cui ha dedicato uno dei suoi ultimi testi più ironici e taglienti.
Ha utilizzato i dischi, il palco e la cattedra per portare la passione nelle piazze, nelle scuole, nelle case, cercando di formare salentini orgogliosi e critici, promuovendo la musica come piacere e lotta, presentandola come alternativa all’assimilazione passiva ed appiattente così tristemente proposta dai media contemporanei.
Nella canzone MOI, in un riuscitissimo parallelismo tra musica e vita, suo figlio MAURO DURANTE afferma che “La soni bona sulu ci te piace veramente, la balli e nu te senti sulu mai mienzu a sta gente”.
Nella sua vita artistica Daniele Durante ha sempre dato l’impressione di suonarla proprio come piaceva a lui, dando agli altri l’occasione di congiungersi e ritrovarsi sotto la stessa bandiera della tradizione ed ha contribuito a creare “na musica ca nu po’ finire mai”.
Per questo, nella fatica di dirgli addio, preferiamo dirgli, semplicemente, ciao. https://www.youtube.com/watch?v=f7vNe3jbZiE
“Na musica ca nu po’ finire mai”
Morto a 66 anni Daniele Durante. Ha portato la pizzica dalla Puglia al mondo intero
