"La verità sul Palazzetto dello Sport di Galatina"

"La verità sul Palazzetto dello Sport di Galatina"

E adesso facciamo chiarezza! Abbiamo scelto di stare in silenzio fino ad oggi. Nonostante su di noi siano arrivati insulti, calunnie, post sulle pagine social in cui venivamo additati come i responsabili di chissà quali reati. Siamo stati tacciati di incompetenza, e chi lavora nel mondo dello sport sa quanto sia grave questa offesa.
Tra le varie accuse che ci sono piovute addosso, siamo stati additati come quelli “vicini a chissà chi”. Hanno anche insinuato che abbiamo messo a repentaglio l’incolumità di atleti, dirigenti e allenatori. Ma oggi, finalmente, giustizia è stata fatta! E già, giustizia.
C’è stato bisogno di arrivare di fronte a un giudice, siamo stati costretti a difenderci, nonostante le accuse strampalate di cui sopra. Ma siamo stati costretti a farlo. Ma ora, finalmente, la giustizia ha fatto il suo dovere.
La ASD VIRTUS GALATINA CALCIO, nata nel 2005, è stata riconosciuta come un’associazione sana e pulita, costituita da persone che amano lo sport e si mettono a disposizione per garantire la salute, sì perché lo sport è salute, a centinaia di ragazzi. Del resto la ASD VIRTUS GALATINA CALCIO l’ha sempre fatto. Anche negli anni bui in cui le varie fazioni politiche che si succedevano a Palazzo Orsini non avevano la minima idea di cosa ci fosse laddove è situata la nostra sede, ovvero alle spalle dello stadio.
Ora il nostro intento è quello di ricostruire la vicenda, andando con ordine, per spiegare ciò che è successo.
Nel febbraio del 2021, sull’Albo Pretorio del Comune di Galatina viene pubblicata una proposta di sponsorizzazione da parte dell’ASD SHOWY BOYS per il Palazzetto dello Sport “F. Panico”. La nostra associazione sceglie di partecipare, ma in considerazione del fatto che l’incombenza della gestione prevedeva oltre a un grosso impegno, anche il coinvolgimento di tanti sport quali il basket, volley, tennis e calcetto, decidiamo di allargare l’orizzonte e affiancarci ad altre due associazioni sportive, entrambe costituite da persone stimate e abituate a lavorare (da decenni) con bambini e ragazzi: la VIRTUS BASKET GALATINA e la ROGER SCHOOL.
La nostra collaborazione parte col piede giusto e in perfetto accordo, tanto che riusciamo a partecipare, nei tempi previsti dalla legge, con un progetto di sponsorizzazione ben più corposo di quello pubblicato sull’albo.
Alla scadenza dei termini, il Comune di Galatina, nella persona del Sindaco Marcello Amante, ci convoca per sapere se è possibile un accordo di collaborazione con la SHOWY BOYS per poter coinvolgere tutte le associazioni e per far sì che nessuno rimanga fuori dal progetto. Raccogliendo quelle che sono le volontà del Comune, contattiamo il responsabile dell’associazione SHOWY BOYS, chiedendo un incontro. Dopo pochi giorni, ci incontriamo, e alla luce dei due progetti presentati, proponiamo un’integrazione e un miglioramento del progetto in modo da creare una vera e propria “Cittadella dello Sport”.
Rimaniamo in attesa per giorni senza ricevere alcuna risposta. Comprendiamo perciò che ogni tipo di collaborazione con l'ASD Showy-Boys non era praticabile.
A luglio, dopo aver nominato una commissione, il Comune con delibera assegna al nostro progetto la struttura. Da quel momento l’inferno.
A fine agosto arriva la notifica di un ricorso da parte dell’avvocato Durano, dove veniamo accusati di essere: incompetenti nel presentare il progetto e inadempienti nei confronti dell’amministrazione. A questo punto, siamo costretti a difenderci, e poniamo nelle mani del nostro legale, avv. Quinto, il nostro progetto e tutte le ricevute di pagamento degli anni in cui abbiamo gestito la struttura sul terreno comunale.
Ovviamente, la sentenza del giudice, arrivata ora, parla chiaro. Giustizia è fatta!
Ora abbiamo sentito l’obbligo e il dovere di spiegare ai lettori che seguono le vicende di Galatina quanto accaduto in questi mesi, e, per farlo, ci basiamo su situazioni reali, comprovate e non su ciò che è stato pubblicato da un blog cittadino senza verificare alcuna fonte o notizia e senza ascoltare l'altro soggetto in campo, gettando di fatto fango su persone oneste che lavorano e che provano a dare un futuro sportivo ai nostri figli.
Adesso è finita. Noi non vogliamo le scuse di nessuno, né chiuderemo mai le porte a chi vuole far fare sport ai bambini e ragazzi. Però tutto ciò ha solo danneggiato lo sport, perché abbiamo tutti perso tempo.