Si o No? L'importante è votare

Essere o non essere, è questo il dilemma. Si tratta del più celebre monologo di William Shakespeare, e probabilmente della scena più famosa del teatro mondiale. Indimenticabile l'interpretazione di Carmelo Bene nelle vesti di Amleto che entrando sul palco crede di essere solo e pronuncia queste parole con profonda convinzione: essere o non essere... ovvero vivere o non vivere...
Un simile dilemma tantissimi italiani dovranno sciogliere il 17 Aprile 2016: andare a votare o non andare a votare?

La morte è uno sguardo

Giusto il tempo di asciugare un pensiero, il tempo di far assopire la memoria, di riconoscere la sera ed un nuovo fremito ci impaura. Dove è la morte? Sulle ruote d’un carrello, celata in uno zaino, cinta ai fianchi d’un uomo, riposta nella canna d’un fucile.
Ha un suo segno, la morte, silenzioso ma non invisibile, efficace ma non evidente, deciso ed impietoso. La morte è uno sguardo. E’ lì che scompare l’uomo: nel paradosso degli occhi. Nel punto in cui giunge la luce, la luce scompare. Basta uno sguardo che s’incrocia con un altro sguardo.

C’è un limite oltre cui non ci si può spingere?

Nichi Vendola, un esempio tra tanti, è diventato padre o madre. Ha affittato una donna, secondo un tariffario californiano prestabilito e le ha fatto procreare il piccolo T.A. (con tutela della privacy del bimbo).

Per dire. O interdire?

Solo due sillabe in più, ma un abisso di differenza. Un conto è voler dire qualcosa, promuovere un pensiero, un'idea o un ideale. Un conto è voler interdire qualcuno, privarlo di una facoltà, sbraitare contro di lui. Ecco, scendere in piazza per me non può che seguire la prima accezione, quella a cui chi un tempo faceva politica davvero si ispirava sporcandosi le mani per battersi a favore di un diritto non per la sua negazione.

L'ultima messa, il primo giorno

Chissà perché all'ultima celebrazione liturgica dell'anno ci si ritrova sempre in pochi, sempre di meno. Colpa della fede che entra ogni volta più in crisi? Sicuramente non è aiutata dai contorni poco umili che minano di continuo la fiducia nella Chiesa. E per tanti è difficile distinguere tra credere in Dio e credere in chi quello stesso Dio lo serve e rappresenta in Terra. Ma non sarebbe strano pensare che l'ultima messa venga disertata perché è forse l'unico vero momento che si concede al famoso personale bilancio annuale. Non tutti ne vogliono davvero fare i conti.

Una moneta per sfruttare l'Africa

Tutto è cominciato con il viaggio del Papa in Africa, nei paesi più poveri del mondo. Dopo aver toccato con mano, da vescovo, nella sua Argentina, la miseria delle periferie, il degrado, la mancanza di dignità che la povertà porta con sé, certo non poteva mancare al suo appuntamento con l’Africa. E nonostante i pareri discordanti, circa la sua partenza poco dopo gli attentati terroristici in Francia, lui è partito comunque, dichiarando di avere più paura delle zanzare ché dei terroristi.

Sull’altare del nulla senza fine

Ho dato inizio a una beffa
che ha fatto piangere il mondo intero
ma non mi sono accorto
che beffavo me stesso, oh no

Ho cominciato a piangere
e ho fatto ridere il mondo intero
oh se solo mi fossi accorto
che beffavo me stesso

Ho guardato al cielo
stropicciandomi gli occhi
e sono caduto dal letto
facendomi male alla testa
a causa delle cose che avevo detto

Operai: sostantivo o verbo?

Alla fine di questo mese, il 57enne Nichi Vendola andrà in pensione dopo ben otto anni di terribile fatica nell’umido e soffocante ufficio di presidenza della Regione Puglia, che ricordiamo essere del tutto simile alla cella nella quale per 27 anni venne rinchiuso Nelson Mandela. Rammentiamo anche che, in Italia, solo due figure hanno diritto al vitalizio, il parlamentare ed il consigliere regionale, cariche ricoperte da Vendola a fasi alterne e, per un periodo di tempo, anche contemporaneamente.

Fuori dall'armadio

«Voglio che la Chiesa e la mia comunità sappiano chi sono: un sacerdote omosessuale, felice e orgoglioso della propria identità. Sono pronto a pagarne le conseguenze, ma è il momento che la Chiesa apra gli occhi di fronte ai gay credenti e capisca che la soluzione che propone loro, l’astinenza totale dalla vita d’amore, è disumana». Monsignor Krzysztof Charamsa, 43 anni, polacco da 17 anni residente a Roma, lo dice con un sorriso serio e pacato.

Quel mattatoio chiamato Ateneo

Avete presente quel ritornello senza senso (una tradizione pseudo goliardica) che si sente intonare all'uscita dalle aule dell'università dopo le proclamazioni di laurea? "Dottore, dottore, dottore del buco del cul, vaffancul, vaffancul". Così, corona d'alloro in testa, i ragazzi che hanno raggiunto l'importante traguardo vengono accolti dagli amici.