“Il dialetto arcaico e l’italiano nelle canzoni di Mino De Santis” 

Lunedì 10 novembre 2025 alle ore 18:00, nella Sala francescana di cultura della Parrocchia di Santa Caterina, in Piazza Orsini a Galatina

Oggi lunedì 10 novembre 2025 alle ore 18:00, nella Sala francescana di cultura della Parrocchia di Santa Caterina, in Piazza Orsini, l’Università Popolare “Aldo Vallone” ha programmato una performance musicale del cantautore salentino Mino De Santis.
Introdurrà l’evento/spettacolo la dott.ssa Franca Tondo che ha intrapreso dal 2012 una collaborazione con il nostro ospite e nel 2021 ha pubblicato, insieme con l’Associazione Civilia l’ultimo lavoro discografico di De Santis, Sassidacqua.
Per avvicinarci all’ascolto dei brani, riportiamo alcuni giudizi sulla sua figura e sulla sua identità canora: uno dei giurati del Club Tenco ritiene il disco Caminante “un lavoro spiazzante e colmo di un talento davvero raro.
Mino è una sorta di De André del Meridione: timbro, rigore metrico e la varia umanità che affolla queste storie infatti rimandano proprio alle prime canzoni scritte dal cantautore genovese. Mino, con questi brani, supera agevolmente tutti i luoghi comuni che affliggono la musica salentina dell'ultimo decennio. Inoltre, cosa non da poco, non aspettatevi un disco povero di sonorità.”
Mino De Santis, cantautore salentino nato a Tuglie il 18 aprile del 1966, “è la voce unica ed evocativa di un territorio ricchissimo di cultura e tradizioni, ma anche di criticità irrisolte e di contraddizioni. Voce unica, indubbiamente, in quanto partecipe di uno stile che, mentre attinge al popolare, lambisce nello stesso tempo e con la stessa forza la grande canzone d’autore italiana. Voce evocativa, perché riesce a dare sostanza e poesia alle numerose sfaccettature di un Salento idealmente sospeso tra passato e presente, ad una galleria di personaggi e di storie che, pur inserite in un contesto riconoscibilissimo, quello salentino, diventano tuttavia simbolo di un’umanità universale, a volte tenera a volte grottesca a volte sublime. In lui e grazie a lui, vive il Salento. Non quello festaiolo e di facciata che balla nelle piazze al suono di un tamburello, ma quello che danza al ritmo naturale della vita e che scorre attraverso gli anni, fra uno sberleffo e una carezza, fra sorridente ironia e partecipe compassione. In Mino de Santis l’uso del dialetto come lingua d’elezione, lungi dal rappresentare un limite, diventa un valore aggiunto, una cifra stilistica che gli consente di tramutare, con fare partecipe e ritmicamente accattivante, la ricchezza delle emozioni in rime e versi senza mai scadere nell’ingenua poesia popolare.”
La sua discografia vede come primo disco “Scarcagnizzu, Vento dal basso” che esce nel 2011 per conto dell'Associazione Culturale Fondo Verri, mentre nel 2012 viene prodotto il secondo disco, “Caminante”, dalla neonata etichetta musicale ULULATI della Lupo Editore. Il terzo album è “Muddhriche”, confezionato ancora una volta dall'etichetta ULULATI (Lupo Editore) nel 2013 e nel 2016 con Abac Edizioni esce “Petipitugna”, quarto lavoro discografico.
Infine, nel luglio del 2020 pubblica il quinto cd “Sassidacqua”, un album che ha visto la collaborazione di Giuliano Sangiorgi.