"Uniti per ridurre la frammentazione pallavolistica di Galatina"

"Uniti per ridurre la frammentazione pallavolistica di Galatina"

Il volley galatinese gia’ da un anno si e’rafforzato in quelle che sono le due massime espressioni sportive del panorama nazionale e regionale, OLIMPIA e S.B.V. GALATINA, con un legame societario permeato da unità d’intenti e d’azione, in verità atteso da molto tempo. La frammentazione pallavolistica a Galatina, su un territorio oramai saturo di atleti vocati allo sport, non essendo più in grado di essere funzionale allo scopo concorrenziale che potrebbe determinare delle eccellenze, ha spinto i responsabili delle due associazioni a far fronte comune in un accorpamento di risorse umane, tecniche e finanziarie.
La cooperazione che si snoda attraverso un sodalizio teso a valorizzare gli elementi più interessanti del settore giovanile con l’inserimento nel roster della squadra di serie B, è frutto di condivise analisi da parte dei presidenti di Olimpia e di S.B.V. , rispettivamente Luigi Santoro e Corrado Panico.
“Considero questa collaborazione una sinergia importantissima tra le due società, afferma Santoro, indispensabile per la crescita del movimento che produrrà sia una razionalizzazione nella gestione economico-finanziaria ma, soprattutto, una valorizzazione delle risorse umane, tecniche e gestionale. L’aver cooptato dalla società amica soggetti dotati di competenze ed esperienze, è un valore aggiunto che rafforza il progetto, trasformandolo in volano per attirare nuovi iscritti ed intercettare nuove forme di sostegno finanziario e di partenariato”. Dello stesso tenore la dichiarazione di Corrado Panico che con una disamina approfondita, conferma la bontà : ” È da tempo che abbiamo attentamente osservato il trend del movimento giovanile che, al di là di un naturale scostamento fisiologico, non ha mai subito incrementi o contrazioni importanti, ma che rapportato all’ormai esaurita capacità di offerta del territorio è sfociato in una saturazione di proseliti. Non è certo l’acquisizione o lo spostamento di un piccolo numero di atleti da una all’ altra a determinare l’incremento o meno della tendenza, ma è il bacino di utenza che, oramai, setacciato palmo a palmo è divenuto improduttivo. Da qui l’esigenza di convogliare sforzi e programmi in un’unica direzione operativa e due società, senza creare doppioni evanescenti che spezzetterebbero sostenitori e finanziatori, per preparare i giovani ad attività formative verso basi più allargate e tecnicamente pregevoli, necessarie ad affrontare palcoscenici più importanti”. #ABBIAMOBISOGNODITE