Ci sono eventi che non dovremmo mai vivere e storie che non vorremmo mai raccontare ma che purtroppo fanno parte di una vita che va vissuta con rispetto e attenzione per evitare quelle insidie che essa stessa ci nasconde. Lunedì scorso c’è stato un terribile incidente all’incrocio tra via Roma e via Liguria e ha visto coinvolti un’auto e uno scooter guidato da Filippo (18 anni appena compiuti), la cui unica colpa in quel momento era quella di raggiungere gli amici per godersi quei momenti unici riservati alla sua età e che per nessuna ragione al mondo dovrebbero essere violati. E invece un attimo di strada si è trasformato in un interminabile incubo, ha spento per giorni i sogni e la gioia di chi la vita ce l’ha ancora davanti in tutta la sua interezza e la serenità della nostra famiglia e di una comunità dimostratasi meravigliosamente unita. Con forza, speranza, amore e preghiera ne siamo venuti fuori tutti quanti ma soprattutto tu Filippo che ti sei ripreso ciò che ti spettava e con la tua triste esperienza hai dato un insegnamento che ognuno di noi, a modo proprio, avrà tratto. Quello che oggi sentiamo di dover dire è solamente GRAZIE. Grazie a Dio e agli angeli custodi che si occupano di noi in maniera invisibile e che hanno ascoltato le nostre preghiere, grazie a chi ha prestato il primo soccorso, agli amici e conoscenti, ai compagni di classe e al personale scolastico per la preoccupazione sincera e la vicinanza dimostrata in questi giorni. Un ringraziamento particolare a TUTTI gli operatori sanitari del 118 di Galatina, del Pronto Soccorso del Vito Fazzi di Lecce e del DEA (eccellenza del nostro sistema sanitario locale) che si sono presi cura del nostro ragazzo con tempestività, spirito di abnegazione e affetto spontaneo. Di loro si evidenziano troppo spesso solo aspetti negativi dimenticando che si sostituiscono a noi nella cura e nelle attenzioni verso i nostri cari quando un evento ci rende impotenti concedendoci solamente un orologio, ci tengono la mano e ci asciugano le lacrime come fossimo loro fratelli. Ma Grazie soprattutto a te Filippo, per aver lottato come un leone con la poca forza che avevi a disposizione dimostrando quanto può essere enorme quando non ci si vuole staccare dalla vita e allontanando quel mostro che ci aveva azzannato il cuore. Ci vorrà del tempo per tornare a dormire sonni tranquilli ma affinché siano tali ci auguriamo che tutti gli organismi preposti pongano in essere efficaci azioni di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale oltre a studi mirati sulla viabilità e sulla messa in sicurezza delle nostre arterie cittadine, troppo spesso simili a piste di velocità più che a percorsi di viabilità ordinaria. It’s a wonderful life (La vita è meravigliosa), diceva Frank Capra in un suo bellissimo film del 1946. A noi il dovere di proteggerla. Ti vogliamo bene Filippo.