“Tarantismo e Medicina: tra mito e terapia. Dalla Grecia antica al Salento”

Un convegno del Club per l'Unesco a Galatina sabato 28 giugno 2025, alle ore 19:30, nell’ex Convento delle Clarisse, in piazzetta Galluccio

Il Club per l’UNESCO di Galatina e della Grecìa Salentina promuove il convegno internazionale “Tarantismo e Medicina: tra mito e terapia. Dalla Grecia antica al Salento”, dedicato all’approfondimento dei rapporti tra tradizione mitologica e pratiche di cura di coloro che si considerano morsicati dall’immaginario animale taranta, che si terrà a Galatina sabato 28 giugno 2025, h. 19,30, nella prestigiosa sede dell’Ex Convento delle Clarisse, in piazzetta Galluccio.
Programma e relatori:
Romualdo Rossetti – Storico della filosofia, ermeneuta del mito classico e studioso del tarantismo, aprirà il convegno analizzando le convergenze cultuali tra i culti iatrici di Asclepio e Atena Medica e il tarantismo salentino. Rossetti ha offerto importanti contributi con studi come Nel nome di Asclepio (2012) e Asclepio e il tarantismo. Correlazioni mitiche (2014). Nel 2024, con il sostegno del nostro Club, ha pubblicato Ernesto De Martino e Vittorio Macchioro. Storia di un’inquieta relazione affettiva e intellettuale.
Ioannis Koutsandreas – Neuropsichiatra, esperto di tradizioni popolari greche e salentine e presidente dell’Associazione culturale Arcadia di Atene Ilion, da molti anni cura i contatti culturali tra Salento e Grecia. Koutsandreas indagherà l’evoluzione della cura della sindrome coreutica musicale dalle pratiche apollinee dell’Asklepieion all’epoca contemporanea, con un approccio che unisce rito, musica e psicoterapia, da lui sperimentato nel laboratorio che ha chiamato Psicoteatro.
 Luca Xodo – Psicologo e musicoterapeuta, fondatore della Scuola di Musicoterapia Giovanni Ferrari di Padova, impegnato in innumerevoli attività medicinali, gnoseologiche e formative, da molti anni svolge ricerche sulle terapie musicali delle popolazioni etnologiche di tutto il mondo. Xodo approfondirà il ruolo della meloterapia nel tarantismo moderno, con particolare riferimento all’opera di Girolamo Cardano nel Cinquecento.
 Pierpaolo De Giorgi – Filosofo, etnomusicologo e fondatore dei Tamburellisti di Torrepaduli, è un teorico del tarantismo come terapia di patologie psicosociali che si serve, tramite la musica e la danza, dell’armonia degli opposti. Metterà in parallelo la via apollinea e quella dionisiaca della guarigione, che avviene mediante una definita efficacia simbolica. De Giorgi è noto per aver tradotto La danza delle spade e la tarantella di Marius Schneider, e pubblicato numerosi volumi come L’estetica della tarantella e La grande armonia.
Un filo conduttore: l’incontro tra mito, medicina e musica Il convegno si articola in un percorso tematico dove: Rossetti recupera le radici apollinee che riconducono il tarantismo ai culti curativi di Asclepio e Atena, in un contesto epico-mitologico. Koutsandreas descrive la trasformazione rituale e psicoterapeutica; passa così dalla Grecia classica ai nostri giorni, valorizzando l’uso della musica come cura che integra corpo e mente.
Xodo, con il riferimento a Cardano e alle teorie moderne della meloterapia, traccia un ponte culturale tra Rinascimento e terapia musicale.
De Giorgi completa il cerchio riproponendo il rito dionisiaco della pizzica: musica, trance, rigenerazione basata sull’efficacia simbolica. In questo convegno il mito non resta nel passato, ma si rivela strumento terapeutico e culturale vivo, capace di curare e unire la comunità anche oggi. La manifestazione è della massima importanza, in quanto intende decodificare meglio di quanto è stato fatto finora il rito musicale e coreutico del tarantismo, che è noto in tutto il mondo, ma non è stato ancora del tutto chiarito dal punto di vista delle radici greche, delle valenze simboliche e delle risorse terapeutiche.
Nonostante la celebre indagine de La terra del rimorso di Ernesto De Martino e della sua équipe del 1959, questo rito dai caratteri ancestrali pagani, mescolati sincreticamente con la devozione a san Paolo, ha ancora molto da svelare. Il Club per l’UNESCO di Galatina e della Grecìa Salentina, come già fa da lungo tempo, intende sollecitare l’attenzione nazionale e internazionale sulla grande cultura del Salento, che a Galatina trova uno straordinario e unico luogo elettivo.