Nicoletta Manni è Nikiya nella coreografia de 'La Bayadère' di Nureyev

La prima ballerina del Teatro alla Scala, galatinese di Santa Barbara, sarà questa sera su RAI 5 alle ore 21:15 nella registrazione della prima al Teatro alla Scala del 21 Dicembre 2021

Nicoletta Manni è Nikiya nella coreografia de 'La Bayadère' di Nureyev

Rai Cultura propone in prima tv su Rai5 venerdì 31 dicembre alle 21.15, il titolo inaugurale della nuova Stagione di Balletto del Teatro alla Scala, La Bayadère, firmato da Rudolf Nureyev. Fra i protagonisti c'è Nicoletta Manni, prima ballerina della 'Scala', galatinese di Santa Barbara. La fastosa coreografia, che offre un vero sfoggio di virtuosismi e variazioni, e meraviglioso rigore nella purezza classica del terzo atto, tra i capolavori più celebrati del repertorio, finora è stata rappresentata solo dal Balletto dell'Opéra di Parigi per cui fu creata nel 1992. Arriva quindi per la prima volta alla Scala, per l'occasione in un nuovissimo allestimento firmato da Luisa Spinatelli, che cura sia le scene sia i costumi. La Bayadère, uno dei balletti cardine del repertorio classico, vide la sua prima assoluta a San Pietroburgo nel 1877. Un’India da leggenda, intrighi, drammi d’amore; il fascino dei paesi esotici e il successo di opere letterarie come il poema Śakuntalā ispirarono Petipa, che creò una perfetta armonia fra scene di massa e protagonisti, momenti di alto lirismo e fascino poetico. Su tutti, la meraviglia del Regno delle Ombre, quadro che aprì la strada alla fortuna occidentale di questo balletto e all’astro splendente di Rudolf Nureyev che ne fu straordinario interprete e poi coreografo. Protagonisti dello spettacolo i danzatori del Corpo di Ballo e l'Orchestra del Teatro alla Scala. Il direttore d’orchestra è Kevin Rhodes. La coreografia di Rudolf Nureyev, da Marius Petipa, è ripresa dal direttore del Corpo di Ballo scaligero Manuel Legris e da Florence Clerc. Regia televisiva di Stefania Grimaldi.
"La storia racconta del prode Solor che ama oltre la morte la danzatrice del tempio. Trionfo d’orientalismo di maniera -scriveva dopo la prima del 21 Dicembre scorso la famosa critica Elsa Airoldi su connessiallopera- poggia su un plot scontato: lui ama Nikiya, ma è costretto a sposare Gamzatti, Gamzatti avvelena per gelosia la rivale e Solor, annebbiato dall’oppio, evoca l’incantato “regno delle ombre” dove si ricongiunge all’amata.
Collocato sul fragile spartiacque che separa gusto e non gusto, romanticismo e sgretolamento decadente, fiaba edificante e improponibile feuilleton, Bayadère affida l’esito ad allestimento e interpretazione. Il punto di forza resta l’imperdibile atto bianco. I protagonisti sono tutti eccellenti: spiccano la Nikiya di Nicoletta Manni, la Gamzatti di Maria Celeste Losa, il Solor di Timofej Andrijashenko, l’idolo d’oro di Federico Fresi, le ombre soliste Agnese Di ClementeCamilla CerulliGaia Andreanò.
Applausi, ovazioni incontenibili e teatro super-esaurito".