"Nel Reparto di Malattie Infettive di Galatina la situazione della gestione dei ricoveri COVID-19, è pericolosamente grave per tutto il personale e per tutti i pazienti"

Floriano Polimeno, segretario provinciale di FP Cgil, lancia l'allarme e denuncia una situazione "insostenibile". "Il personale tutto verrebbe MANDATO LETTERALMENTE ALLO SBARAGLIO, in una situazione di grave rischio clinico"

"Nel Reparto di Malattie Infettive di Galatina la situazione della gestione dei ricoveri COVID-19, è pericolosamente grave per tutto il personale e per tutti i pazienti"

Il Reparto di Malattie Infettive di Galatina sta affrontando la seconda ondata pandemica con lo stesso impegno messo nella prima ma con personale sempre carente. Se ne è ben reso conto Floriano Polimeno, segretario provinciale della FP Cgil di Lecce che ha scritto una lettera densa di serie preoccupazioni ai dirigenti di Asl Lecce e di Sanitaservice oltre che ai responsabili dello Spesal.
"La scrivente Organizzazione Sindacale, con la presente, -si legge- denuncia che presso il P.O. Galatina, all’interno della U.O.C. di Malattie Infettive la situazione della gestione dei ricoveri COVID-19, è pericolosamente grave per tutto il personale e per tutti i pazienti. Nello specifico, si riferisce al fatto che presso il Padiglione De Maria, all’interno della U.O.C. di Malattie Infettive, si sta lavorando con grave carenza di personale".
"Alla Scrivente Organizzazione Sindacale -continua- risulterebbe che: 1) Il personale Medico attualmente in dotazione è composto di n.5 Dirigenti Medici; appena 1 dirigente medico di turno su due ali, al oggi il personale medico effettua turni massacranti, che violano la normativa in vigore, con continuo ricorso ad attività aggiuntiva, 2) Il personale di comparto attualmente in dotazione risulta essere composta da 26 unità infermieristiche turniste, n.2 Unita Infermieristiche fuori turno e n.9 Operatore Socio Sanitario; 3) La U.O.C. di Malattie Infettive del P.O. di Galatina risulta ubicata su 2 ali, dove si riscontra nel secondo Piano complessivamente 24 posti letto funzionanti, allo stato risultano ricoverati 25 pazienti covid-19 positivi, di cui un 35% richiede una assistenza continua a causa di gravi insufficienza respiratoria. Da una semplice valutazione numerica, infatti, risulterebbe n.4/5 Infermieri per turno e 1 o 2 Operatori socio sanitari, che dovrebbero operare su tutte due ali, gestire tutti i pazienti sotto tutti gli aspetti, curare il trasporto sia dei pazienti che del materiale, non si comprende con quale personale si vogliano gestire contestualmente mediamente 6 pazienti che potrebbero essere definiti da terapia sub intensiva, data la grave sintomatologia respiratoria.
Considerato che parliamo di pazienti esclusivamente covid – 19, non si osa immaginare con quale rischio per gli stessi operatori si sta garantendo una adeguata assistenza clinica ai pazienti, gli stessi operatori devono spostarsi tra le varie Aree ( zone rosse e di decontaminazioni etc. ), gli stessi infermieri turnano rinunciando ai riposi, per non parlare di qualche giorni di ferie, aumentando il rischio di stressa lavorativo, inoltre, allo stato si registrano operatori ( n.7 Infermieri e n,2 Dirigenti Medici), in stato di sorveglianza domiciliare, risulterebbero alcuni dipendenti positivi al covid-19.
!Di fronte a tale situazione viene spontaneo affermare -insiste- che il personale tutto verrebbe “MANDATO LETTERALMENTE ALLO SBARAGLIO”, in una situazione di grave rischio clinico sia per i pazienti che per la sicurezza degli stessi lavoratori.
È bene rimarcare per l’ennesima volta che solo grazie allo spirito di sacrificio di tutto il personale di Malattie infettive, personale serio e capace, la ASL di Lecce si fregia di riuscire ad affrontare questa situazione pandemica.
Inoltre, fatto gravissimo che ad oggi nonostante la nota del Direttore Generale del 11/11/2020, prot. n.159962 , a distanza di circa 2 mesi a tutt’oggi non risulta attivata la squadra di alta sanificazione, di Sanitaservice, che doveva turnare in h.24 e sanificare a fondo tutti gli spazi del Padiglione De Maria e di tutto il P.O. di Galatina, identificato Ospedale Covid, a partire dall’unico ascensore utilizzato da tutti gli utenti compresi pazienti e operatori di altri reparti, spiace constatare che nulla è stato fatto".
"Di fronte a tale situazione -conclude- si chiede alla SS.LL. di voler disporre, l’assegnazione immediata di personale (personale Medico, Infermieri e OSS ), in modo da garantire una turnazione adeguata agli standard minimi, contestualmente una ispezione per accertare quanto su denunciato, al Segretario Regionale FP CGIL Puglia, di segnalare il tutto agli organi regionali competenti, nucleo ispettivo regionale compreso, riservandoci ulteriori iniziative nelle sedi opportune, per i danni che potranno derivare da tali situazioni. In attesa di cortese riscontro si porgono distinti".

Il Segretario Provinciale FP CGIL
Floriano Polimeno