Una soluzione molto semplice per il traffico galatinese

Caro Dino, ultimamente resto ingorgato nel traffico di Galatina, come se fosse una città metropolitana, percorrendo corso Porta Luce in uscita da Piazza D. Alighieri. La coda delle auto ferme, per il semaforo rosso, iniziava in prossimità della "Pupa". E' al quanto strano perché è un tragitto che abitualmente faccio da decenni e non mi è mai capitato di restare fermo in attesa, nemmeno nel periodo natalizio.

Il sogno di un provocatore

La ferrovia

Non avevamo una parola d’ordine, ci capivamo con lo sguardo. E quel giorno  a scuola non si entrava. Giusto il tempo di infilarci furtivamente nello chalet del Bar delle Rose dove intorno al Jukebox  che suonava le nostre canzoni, passavamo la mattinata sino all’ora dell’uscita dalla scuola. Poi  uscivamo pure noi dallo chalet e ci univamo    agli altri. Si tornava a casa come se avessimo trascorso un faticoso giorno di scuola.  E invece quel giorno di scuola era stato sprecato a cantare e ascoltare le canzoni dei Beatles, Santana, Jimi Hendrix  che erano le più gettonate di quell’anno.

"Buona l'idea ma chi difende la piazza dagli stupidi?"

Caro Direttore, sono uno dei tanti residenti di via S.Francesco e, ovviamente, del bellissimo ma sempre più bistrattato centro storico di Galatina e quello delle fioriere mi sembra, in ordine di tempo, l'ultimo rimedio improvvisato e approssimativo di questa amministrazione, o di chi per essa, che in realtà si preoccupa poco e meno si impegna per risolvere fattivamente i problemi dello stesso.

"Sto con Montagna Forte e Russi"

In merito all’articolo apparso sul sito www.galatina.it intendo precisare che il mio intervento esprimeva una posizione assolutamente personale. Ritengo che tutte le considerazioni del redattore dell’’articolo siano pretestuose e prive di fondamento e anche quando scrive che “…è una accusa neanche tanto larvata a chi ha assunto posizioni ideologiche dando un’immagine non buona della democrazia a Galatina”.

La sciamana che “tagliava” le trombe d’aria

Qualche giorno fa, con la sua solita leggerezza, mio zio che si avvia per i novanta, mi fa una rivelazione dalla quale evinco che oltre ad avere il santo taumaturgo che guarisce dal morso della taranta, in tempi ormai remoti avevamo anche una sciamana che aveva il potere di far “sciogliere” le trombe d’aria. Le trombe d’aria nel linguaggio immaginifico locale, si trasfiguravano in “cude de zzimpione”, che presumo, ma potrei anche sbagliare, essere la coda dello scorpione.

"Lottare contro la mafia per salvare il Salento"

Il Salento è una terra ricca sotto tanti aspetti, la natura è il patrimonio di inestimabile valore di cui abbiamo la fortuna di godere ma che non tutti sono in grado di considerare come tale. Non di meno i nostri centri storici che abbagliano chiunque con le loro testimonianze di gloriosa storia, di eccellenza in ogni settore, di cultura che ha radici antichissime. Ma ciò che ci differenzia e ci distingue da altri territori di altrettanta bellezza è l’attivismo che negli ultimi anni è cresciuto in difesa dell’ambiente.

Pericolo in via Siciliani, piovono vetri

Una telefonata rompe il silenzio del mio studio, dall’altra parte del telefono portatile una voce amica mi avvisa che in via P.Siciliani sta succedendo qualcosa di insolito, mi invita a fare in fretta se voglio impressionare una foto  del tutto particolare ed interessante. La cosa m’intriga, stacco la pila dal caricabatterie, la inserisco nella fotocamera, prendo le chiavi della macchina e dopo circa cinque minuti sono sul luogo del mistero.

Latino, grico e musica nella 'Pascoli' entrata nell'Istituto comprensivo Polo 1

L’inizio di un nuovo anno scolastico è di per sé un momento di entusiasmante progettazione, di speranze più ardite, di toccanti ricordi (la famosa “Rentrée de classes” di cui parlava Anatole France). Quello che è appena iniziato è, tuttavia un anno ancor più speciale per la “Pascoli” che, a seguito del dimensionamento scolastico, fa parte dell’Istituto comprensivo Polo 1 che riunisce, di fatto, le più antiche scuole di Galatina.

Il monumento a Pietro Siciliani è in stato di abbandono

Galatina, il 18 – 19 settembre 2014, ospiterà il convegno nazionale “Pietro e Cesira Siciliani: filosofia e letteratura nell’Ottocento”. Con rammarico noto che il monumento a Pietro Siciliani, situato vicino al palazzo della cultura, giace in uno stato di abbandono. Quale immagine daremo in quei due giorni a chi parteciperà al convegno? Se l’intera città si mobilita a dare lustro al suo cittadino filosofo, come mai il busto che lo rappresenta è in decadenza? Forse sarebbe l’occasione giusta per renderlo dignitoso agli occhi di chi visiterà quel luogo.