Dopo quattro mesi di sofferta cassa integrazione, anche a zero ore, tante maestranze hanno ripreso a lavorare nella e per la cementeria di Galatina. Dopo mesi di silenzio “codardo” di chi dice di volersi occupare dei problemi della città, quasi trecento unità lavorative tra interni allo stabilimento e indotto esterno, possono passare una Santa Pasqua con serenità e speranza per un futuro, tentando di immaginarlo sempre aperto.
È doveroso fare una considerazione: in questo tempo di forte crisi economica e soprattutto occupazionale, molti millantatori di professione promettono ciò che non hanno, peggio ancora, quello che non è loro. Promettono lavoro e benessere, “sciacallando” sulla disperazione di chi un lavoro non riesce a trovarlo.
I lavoratori ringraziano l’Arpa, la Provincia di Lecce, i Sindaci impegnati, le varie istituzioni e gli ambientalisti per tutto ciò che già fanno e faranno per il controllo serrato su aria, terra e acqua a garanzia della salute di tutti e degli stessi lavoratori impegnati a verificare la messa in campo di tutte le specifiche soluzioni per migliorare l’ambiente.
La salute innanzi tutto.
Enzo Del Coco
La Colacem di Galatina ha riacceso il forno
"Dopo mesi di silenzio “codardo” di chi dice di volersi occupare dei problemi della città"
