Fiera di Galatina, "Attendiamo il quesito della petizione per esprimerci"

Fiera di Galatina, "Attendiamo il quesito della petizione per esprimerci"

Gentile Direttore, nel gennaio scorso, avevamo formalizzato la nostra richiesta al Sindaco del Comune di Galatina di convocazione di un tavolo programmatico, che coinvolgesse la Provincia di Lecce, la Camera di Commercio e la Regione Puglia, per pianificare e programmare, la creazione di un nuovo soggetto per il rilancio dell’attività fieristica Galatinese.
Sembrava che il nostro appello fosse caduto nel vuoto, fino a quando, nel giugno scorso il Comune ha annunciato il progetto per la collocazione per una sede di formazione dell’Anpal presso il primo piano della palazzina uffici del Quartiere Fieristico, ossia occupando circa 1000 degli 11000 mq coperti disponibili. Avevamo applaudito tale iniziativa perché era un primo passo, seppur molto parziale, per intraprendere la strada del recupero funzionale di un complesso immobiliare da troppi anni abbandonato al degrado. Avevamo invitato tutte le forze politiche ad un’azione comune, nell’interesse della città, affinché tale iniziativa non restasse isolata, ma fosse il primo passo per il recupero dei restanti 10000 mq. dei due padiglioni maggiori.
Oggi, assistiamo ad una nuova attenzione per la Fiera di Galatina: abbiamo accolto con favore la raccolta di firme in favore della Fiera di alcuni esponenti politici appartenenti a partiti che sostengono il Governo regionale, comportando nella sostanza una nuova attenzione per la Fiera; nonché allo scambio di battute ed accuse tra l’assessore alle attività produttive ed alcuni movimenti civici, circa la legittimità dei provvedimenti adottati.
Non entriamo nel merito delle specifiche rivendicazioni e richieste, ed attendiamo il quesito della petizione per esprimerci, anche se ci fa specie che si parli di cambio di destinazione d’uso del medesimo immobile che, sempre per la formazione, fu affidato in comodato alla Camera di Commercio, nell’ambito del progetto Interreg II Italia-Grecia, per la realizzazione di corsi destinati all’internazionalizzazione delle PMI. Inoltre, ci domandiamo se non sia poco opportuno ed utile lamentarsi dell’unico stanziamento ricevuto di risorse per la ristrutturazione di una parte del più piccolo dei padiglioni, quello sede della biglietteria e del bar al piano terra, e degli uffici e della sala conferenze, al primo piano, quando dovremmo batterci per il reperimento dei fondi per ristrutturare i restanti due padiglioni maggiori, di 10000 mq. Il PNRR prevede, tra i sui obiettivi, il rilancio dell’attività fieristica, per cui si presenta un’occasione unica per una decisiva ristrutturazione dell’intero complesso fieristico galatinese, programmandone la ripresa dell’attività.
Certamente, in un mondo globalizzato dove i giganti del web consentono di visionare e acquistare qualsivoglia merce on-line, e quasi tutte le fiere locali e nazionali sono fallite o, come la Fiera del Levante sono in enorme difficoltà, il concetto stesso di Fiera va adeguato ai tempi, trasformando l’esposizione fieristica tradizionale in una fiera mediatica permanente del settore turistico e manifatturiero, ed in un polo agroalimentare che faccia formazione, eventi e trasformazione, dove valorizzare le aziende galatinesi e salentine e proiettarle su scala internazionale.
La presa di posizione dei partiti al governo della Regione ci spinge ad un cauto ottimismo, ed a auspicare che la loro azione possa trasformarsi da sterile protesta in proposte e sostegno alla rinascita del nostro polo fieristico. Ad essi assicuriamo fin d’ora il nostro appoggio per un’azione comune, consci della fatto che il rilancio della Fiera di Galatina e del Salento porterebbe nuovo impulso allo sviluppo della nostra area industriale ed allo sviluppo della nostra città, sia in chiave economico, che culturale e sociale, aggiungendo un grande ed importante tassello al mosaico dello sviluppo economico del territorio.