Dov'è la destra galatinese?

Dov'è la destra galatinese?

La cosa più bella della democrazia è la parola. La riflessione la precede. Ho sempre ritenuto improduttivi per la comunità gli attacchi politici personali velati e non,roba insomma che a noi cittadini non interessa per nulla. I fatti politici nazionali impongono delle riflessioni che inevitabilmente si riverberano sul terreno cittadino. Arriverà prima o poi la resa dei conti politica, risultati alla mano. Ad ognuno il suo libero giudizio.
Da uomo di destra, cresciuto a pane e Almirante, “perseguitato” dai libri di Prezzolini e Montanelli, animato da quello spirito di solidarietà liberale,quella “terza via” che tende la mano al sociale e lo erge a proprio vessillo, mi sorge spontanea una riflessione che sento debba divenire parola e che porgo alla comunità cittadina, augurandomi ne nasca un proficuo dibattito. Ma la destra galatinese dov’è?Ma quella destra vissuta e applicata al tessuto sociale attraverso una organica programmazione e solidale intento, a Galatina, esiste? Sembra un vecchio specchio andato in frantumi, piccoli frammenti che riflettono una luce differente. Si, questo a me sembra la destra galatinese. Perché, analizziando bene le sue anime, tralascio il civismo che va dove gli pare,contenitore “di brave persone” che abdicano agli sporchi giochi di partito e alle sue regole, svilendo di fatto il concetto di ideologia,attraverso ‘un’indipendente’’ visione dei problemi della città . Tralascio, per non dilungarmi, la transumanza di alcuni verso il movimento regione Salento, altro frammento da ricomporre. Scopro che essa è rappresentata a livello locale per Fratelli d’Italia dall’immarcescibile avvocato Bepi Viva, l’uomo solo al comando. Per Forza Italia, dal sempreverde Antonio Pepe, e se non erro, per la lega da un giovane, tale Alberto Russi non più residente in città con un passato, mi ricordano, in amministrazione comunale, per giunta di sinistra. Ora mi chiedo e chiedo a chi mi legge, queste tre anime, lo sanno che in mezzo a loro c’è ancora gente che nella politica di partito ci crede? Attendono forse, come oramai accade da decenni,di millantare una coalizione accozzata due mesi prima delle elezioni, con liste fatte in fretta e furia e un candidato tirato fuori dal cilindro come un coniglio? No, perché ci terrei a spiegare loro che non funziona più così. Perché se così sarà perderemo nuovamente, come si è perso alle comunali prima e alle regionali poi, per decenni. A nulla vale dire ai detrattori,che la manus obscura di Raffaele Fitto sulle candidature oramai centri ben poco. Ritengo invece che da scaltro politico quale sia, il presidente Fitto non muova più un dito sulla città, che ha dimostrato negli anni, quanto sia abile ad affossarsi da sola stracciandosi le vesti, presentando candidati che più che unire dividevano, in partenza. Ci terrei a dire loro che eclissarsi per poi magicamente ricomparire con effetto scenico alla Houdini, danneggia loro in primis, e il territorio che amorevolmente presidiano poi,perdendo di fatto sia credibilità politica che personale. Allora, il mio non è un attacco, è un invito, perché la sensazione che passa, a chi vorrebbe votare a destra è che il disinteresse dell’elettorato a lor signori serva, che il distacco della gente ai programmi sia a voi strumentale. Si. Senza programmazione, senza ascolto, non andremo da nessuna parte carissimi capi del carro. La ricerca di quelle anime di destra che ho fatto io, avreste dovuta farla voi, ma se voi non ci siete, chi la fa?Perchè, le liste elettorali sono frutto non esclusivamente di una spartizione di potere ma di equilibri comprovati e tarati sulle personalità di chi le compone. Tutto questo, ovviamente,se una amministrazione deve durare, se poi deve tirare a campare allora il discorso è differente.Utilizzare la altrui disponibilità ,fare propri gli entusiasmi di qualsivoglia candidato, per continuare a gestire il proprio ego non funzionerà più. Forse è tempo che prendiate la decisione.Forse è tempo di non limitarsi a sterili commenti sui social ,non polemizzare su banali scivoloni di gusto di qualsivoglia addetto “stampa”. Questo a noi, non interessa. Forse è tempo di non temere più che la politica sporchi le mani forse, è tempo di azione. Forse è tempo!.... NO?