Le parole come presupposto
Gentile Direttore, lo sviluppo del pensiero è sempre ragione d’interesse: nell’ultimo periodo in città si è sentito parlare di Moro. Potrei affermare che ne ho sentito parlare anche prima, ma è doveroso arrivare subito al punto. Il pensiero di quell’uomo è chiaro (nonostante a volte gli sia stato necessario articolarlo) e va in profondità, per cui parlarne serve, ma serve non solo parlarne: mi sembra che Moro possa innescare una sfida personale e, se si accetta il suo pensiero, questo possa fungere da ispirazione per le proprie azioni.