Erano da poco passate le ore 22 e stava transitando con la sua Panda bianca in corso Porta Luce. Poco prima di arrivare al semaforo sull’incrocio con via Gallipoli ha visto uscire dal cofano del fumo nero e delle lingue di fuoco. Il giovane di Noha che era alla guida ha avuto la prontezza di bloccare l’auto e scendere. Immediatamente dopo tutto l’abitacolo è stato avvolto dalle fiamme. A quell'ora c'erano molte persone in giro che si sono subito assiepate sui marciapiedi.

La  Volante del Commissariato di P.S. di Galatina è intervenuta, ieri, nella zona industriale di Galatina perchè aveva notato uno strano movimento presso una fabbrica di infissi in alluminio. Il sospetto si è rivelato subito esatto. I poliziotti, infatti, hanno sorpreso due persone che avevano scavalcato un muro di cinta e si erano introdotti all’interno del perimetro della fabbrica.

Luciano Coluccia, 69 anni, ex-dipendente comunale in pensione, e suo figlio Pasquale Danilo, trentottenne, sono stati arrestati questa mattina dagli agenti della Squadra Mobile di Lecce, con le accuse di associazione di stampo mafioso, estorsione e reati connessi alla frode sportiva per avere alterato, offrendo anche somme di denaro, il risultato di alcune partite del campionato di Eccellenza pugliese, stagione 2015/2016, per favorire la promozione alla categoria superiore della Pro Italia Galatina.

Sono entrati nel bar a viso coperto e, con accento salentino, hanno intimato ai due baristi di non muoversi e di consegnare tutti i soldi in cassa. L’azione è durata pochi secondi. Erano le 5 di questa mattina. Nel posto di ristoro della Q8 sulla via per Lecce non c’erano clienti e nessuno stava facendo rifornimento di carburante.
Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso la scena. Due individui sono inquadrati mentre arrivano a piedi con uno scaldacollo o un passamontagna calato sul volto. Sembra che uno di loro impugnasse una pistola.

Stavano rientrando a casa e, come al solito, l’avevano preso  per raggiungere il secondo piano di una palazzina in via Vernaleone ma l’ascensore si è mosso appena e poi si è bloccato. Per due anziani coniugi è così cominciata, intorno alle ore 18:10 di ieri, una piccola disavventura che avrebbe potuto assumere tinte più fosche se, con prontezza di riflessi, il marito non avesse unito al suono del campanello le sua urla che si sono intensificate quando ha visto sua moglie svenire.

“Sembrava un normale tuono durante un temporale. Solo il rumore è stato un po' più forte del solito. Non si è vista una luce particolare e nessuno ha pensato che un fulmine fosse caduto proprio a venti metri di distanza da qui”. A raccontare è Daniela, l'edicolante di Piazza Alighieri a Galatina, che, intorno alle ore 12 di oggi, mentre pioveva a dirotto era nel suo gabiotto a riordinare i giornali.

Erano circa le 13 e la quinta ora di lezione stava per finire, quando una insopportabile puzza di bruciato e del fumo che usciva dalla porta di un bagno hanno messo in allarme il personale Ata di servizio nel Liceo Artistico di Galatina. La prontezza di riflessi e l'addestramento antincendio (obbligatorio a scuola) del responsabile di sede e di alcuni collaboratori sono servite  ad evitare il peggio. Spalancata la porta del locale il personale scolastico è riuscito a domare le fiamme senza che fosse necessario l'intervento dei Vigili del Fuoco.

Erano da poco passate le ore 4 di questa mattina quando un terribile incidente è accaduto sulla vecchia provinciale che collega Noha a Galatina. Nei pressi di Villa Bardoscia una Fiat 500, guidata da A. N., nohana di 22 anni, si è rovesciata e la giovane ragazza che era alla guida è rimasta intrappolata nell'abitacolo. Ai primi soccorritori le condizioni della guidatrice sono sembrate subito critiche. Ad estrarla dalla lamiere contorte sono stati alcuni giovani giunti subito dopo l'incidente.

Asl Lecce ha aperto un’inchiesta interna rispetto a quanto accaduto nel pomeriggio di lunedì nell’Ospedale di Galatina. Il principio d’incendio verificatosi nella cucina del reparto di Chirurgia ha comportato solo danni alle suppellettili ma nessuna conseguenza per la struttura e per le persone, giacchè non vi sono stati né feriti né intossicati, e i 13 pazienti ricoverati sono stati celermente trasferiti in ambienti sicuri per evitare loro di inalare fumi.