Serata all’insegna di un lungo racconto di vita professionale dell’ex procuratore della Repubblica, Antonio De Donno, quella svoltasi venerdì 13 dicembre 2024 nel palazzo della Cultura a Galatina. Finalità non certo memorialistica il libro scritto da De Donno, che si rivela funzionale alla divulgazione culturale della legalità attraverso una spinta didattica educativa soprattutto per le nuove generazioni.
La presenza della cittadinanza è andata oltre le aspettative preventivate dal Direttivo di Galatina al Centro, organizzatore dell’evento, con una ricettività della Sala “Celestino Contaldo” rivelatasi insufficiente per i tanti ospiti rimasti in piedi.
Il carisma e la competenza del Presidente De Donno hanno funto da magnete, sollecitando non tanto la curiosità del pubblico, ma la voglia di conoscenza di alcuni avvenimenti che hanno travagliato la storia d’Italia, attraverso il vissuto professionale di chi li ha sezionati e giudicati dal versante amministrativo della giustizia.
La grande soddisfazione emersa dalle parole del sindaco Vergine, nel porgere i saluti istituzionali ai convenuti, è valso un elogio alle iniziative di Galatina al Centro e all'attività sempre più prolifica dell’associazionismo locale, vera fucina di valori etici, morali e solidali per la comunità.
Presenti per l’Amministrazione comunale gli assessori Congedo, Stasi, Spoti, i consiglieri Miceli,Tundo e Antonaci, le autorità di pubblica sicurezza di Polizia e Carabinieri e del Comando di Polizia Municipale, il saluto ai relatori e ai presenti in sala da parte di De Donno, nella veste di Presidente esordiente di Galatina al Centro, ha aperto il convegno il cui filo del dialogo sui contenuti del libro è stato tenuto e dipanato dal consigliere Montagna.
Ne è venuta fuori una rievocazione di avvenimenti vissuti in parallelo con il futuro magistrato durante il comune periodo universitario alla Sapienza di Roma. Siamo negli anni ’80. E’ il tempo della violenta contestazione studentesca e della proliferazione del terrorismo con l’assassinio, il 12 febbraio 1980, del professor Vittorio Bachelet sui gradini della scalinata che porta alle aule della facoltà di scienze politiche. Molto più articolato l'intervento di Scamardella che plaude allo scritto di De Donno perché privo del “passatismo”, di quella locuzione ...AI MIEI TEMPI.... tipica degli autori memorialisti che però, così facendo, tirano su i muri dell'incomunicabilità': soprattutto con le giovani generazioni.
"De Donno rivolgendosi ai giovani in un colloquio alla pari, afferma il giornalista, offre loro un monito forte, derivante dalle sue esperienze da studente universitario prima e da giudice itinerante poi, tra Voghera, Lecce e Brindisi. Il suo è un libro, ribadisce l’ex direttore del Quotidiano di Puglia, di presenze, non di nostalgia, ed ha il merito di offrire un dialogo con i giovani invitandoli a saper scegliere la giusta direzione. Quella direzione volta al rispetto delle regole e della legge, che esorta al contrasto verso chi non intende adeguare il proprio comportamento a quello della legalità”.
Il pensiero di Lino De Matteis, scrittore, saggista e giornalista galatinese, non si discosta più di tanto dalla linea maestra esposta dai suoi colleghi. Prima rivela una passione giovanile di Antonio De Donno sconosciuta ai più, quella di fare il giornalista, poi esalta quello spirito intatto come quello da giovane dell’ex magistrato, sempre voglioso di partecipare pur avendo messo da parte la toga.
“L’ultimo capitolo del suo libro infatti intitolato “Un nuovo viaggio, afferma Lino De Matteis, non tratta l’epilogo di una carriera professionale votata a ritmi meno espositivi e più salottieri, ma getta le basi di un nuovo virgulto che germoglia sui valori della cittadinanza attiva e responsabile.”
Ed affonda già le radici il “nuovo” De Donno nel suo nuovo ruolo, quello di guida presidenziale dell’Associazione Galatina al Centro, fortemente voluto da un voto plebiscitario del consiglio direttivo.
In chiusura la serata ha riservato un angolo di gloria a due illustri concittadini, il dottor Mario Congedo ed il professore Lucio De Paolis, probabilmente non incastonati nella giusta collocazione nei rispettivi campi operativi, letterario e scientifico.
Le loro attività, di editore raffinato il primo nella produzione e diffusione della cultura, di ricercatore di chiara fama nella progettazione e nello sviluppo di applicazioni della Realtà Virtuale e Aumentata il secondo, sono lustro e vanto della nostra Città.
Il Direttivo dell’associazione GaC, nel considerare il loro operato patrimonio culturale e scientifico della città di Galatina, si è fregiata di poterli annoverare nelle sue fila conferendo loro il titolo di Socio Onorario.
La cerimonia di premiazione ha visto il professore Michele De Benedetto, past president di GaC, leggere la motivazione dell’onorificenza e consegnare la pergamena al dott. Mario Congedo, mentre analoga procedura è stata eseguita dal dott. Vincenzo Specchia, fondatore e primo Presidente di Galatina al Centro, nei confronti del professor Lucio De Paolis.
La manifestazione, a fronte delle tante richieste pervenute, è stata trasmessa in diretta streaming sulla piattaforma web Youtube e visualizzata in rete su Facebook Galatina al Centro, grazie al servizio reso da Tecnoservice di Cristian Notaro.