Gentile Direttore, sento l’esigenza di scrivere per denunciare una situazione assurda capitata al mio anziano genitore per sensibilizzare i miei concittadini e per allertare i più anziani.
In una normale giornata feriale, mio padre quasi novantenne si reca come di consueto dal giornalaio in una zona centrale di Galatina per comprare i suoi giornali. Non riesce quasi a scendere dalla macchina perché tre ragazzine si avvicinano e gli offrono prestazioni sessuali in cambio di soldi.
Tre ragazzine “normali” con lo zaino di scuola in spalla (ma a scuola non ci sono andate, evidentemente), non “zingare”, non extracomunitarie come ci piacerebbe credere per lavarci la coscienza e credere che il problema riguarda gli “altri”. Tre “vagnuni de scola” come mi riferisce, ben vestite, apparentemente educate, come potrebbero essere le figlie di ognuno di noi!
Possiamo solo immaginare lo sconcerto di mio padre, la sua incapacità quasi di reagire davanti alla disarmante “normalità” della situazione.
Da genitore e da educatore non posso non interrogarmi: che generazione di giovani stiamo crescendo? Che valori stiamo insegnando? Che esempi stiamo dando? Questo è il frutto degli insegnamenti degli adulti: pur di avere soldi da spendere non per il necessario, ma per il superfluo, per ostentare uno status sociale che magari non ci appartiene, tutto passa in secondo piano, tutto si può fare, approfittare del prossimo, del più debole e incapace di difendersi, disconoscere qualsiasi valore fino a calpestare se stessi e gli altri, la dignità propria e altrui.
La società del guadagno e del profitto, dell’ostentazione e dell’apparire sta producendo mostri. Pensare a ragazzine “normali” disposte a vendersi per avere più soldi per abiti firmati e cellulari di ultima generazione fa accapponare la pelle. Come genitore non posso non denunciare quanto accaduto nella nostra Galatina, non in una grande metropoli lontana da noi, non posso non mettere in guardia tanti genitori che credono di conoscere i propri figli, ma forse non li conoscono davvero fino in fondo, non posso non segnalare quanto successo perché altri sappiano come reagire.