Meglio un ospedale efficiente e sicuro, anche se distante qualche chilometro, rispetto a due sotto casa ma senza reparti

Le considerazioni dell"ex-primario f.f. del reparto di Medicina del "Santa Caterina Novella"

Meglio un ospedale efficiente e sicuro, anche se distante qualche chilometro, rispetto a due sotto casa ma senza reparti

Gentile Direttore, stimolato dal vivace confronto sulle sorti del nostro Ospedale da Lei ospitato, mi permetto di svolgere alcune osservazioni, affidandomi all’esperienza ultratrentennale trascorsa al suo interno. Un ospedale (che si dica tale) deve basarsi, a mio parere, su alcuni criteri di base:
1. Pronto Soccorso in grado di stabilizzare un’urgenza (sia essa medica che chirurgica)
2. Reparti (in primis Medicina Interna e Chirurgia Generale) dove trattare pazienti acuti per le più frequenti patologie
3. Attività sanitaria svolta in SICUREZZA per pazienti e operatori sanitari.
1) Il Pronto Soccorso dovrebbe dedicarsi esclusivamente alle urgenze, con personale adeguato (specialisti in Medicina d’Urgenza, Rianimatori) e non essere ingorgato da codici bianchi e/o verdi da affidare invece ad un servizio di Guardia diurna e notturna affidato alla Medicina di Base (medici di Medicina Generale e Guardia Medica): molto spesso, ci si rivolge al P.S. per saltare le liste d’attesa! L’accettazione e smistamento/trasporto di pazienti non stabilizzati non è Pronto Soccorso.
2) Non esiste ospedale a vocazione medica o chirurgica. (Lascerei le vocazioni ai conventi) I pazienti ricoverati per patologie internistiche possono nascondere patologie chirurgiche o complicarsi con esse e viceversa. Un ospedale orfano di una Divisione internistica o chirurgica non è un vero ospedale.
3) La sicurezza del paziente è inscindibile da quella dei sanitari. È notoria la fuga del personale medico e infermieristico dai Pronto Soccorso per lo stress cui sono sottoposti. La causa principale risiede nel mancato aggiornamento delle piante organiche con sovraccarico di lavoro per medici e infermieri superstiti.
Mantenere a galla due ospedali a distanza di pochi chilometri, amputati nelle loro Divisioni e carenti in ogni ordine di personale, per motivi esclusivamente campanilistici rappresenta un gravissimo rischio per la sicurezza di pazienti e personale sanitario.
Da cittadino, mi terrei lontano da detti ospedali! Preferirei un ospedale, anche a qualche chilometro da casa, ma efficiente e sicuro.
Invito i miei concittadini a valutare le proposte per il rilancio del nostro Ospedale alla luce dei criteri sopra esposti.
Massimo Graziuso