L'area marina protetta Otranto Santa Maria di Leuca potrebbe diventare realtà

L’area marina protetta Otranto-Leuca, dopo anni di dibattiti, studi e impedimenti di vario tipo, potrebbe diventare presto realtà. Undici comuni coinvolti (Alessano, Andrano, Castrignano del Capo, Castro, Corsano, Diso, Gagliano del Capo, Otranto, Santa Cesarea Terme, Tiggiano e Tricase), con quasi 60.000 residenti, una superficie totale superiore a 260 chilometri quadrati e circa 100 chilometri di costa. Un iter complesso e lungo che potrebbe vedere la svolta, al fine di perseguire l’obiettivo di tutelare il mare e le sue biodiversità attraverso uno strumento che promuova lo sviluppo sostenibile degli ecosistemi con benefici per le comunità locali.
Il Sindaco di Otranto, Francesco Bruni, ha partecipato nei giorni scorsi all’incontro di condivisione dei risultati preliminari del progetto CORISMA a Tricase, presso la sede del CIHEAM: “Il progetto CORISMA può essere visto come un’ulteriore tappa di avvicinamento al raggiungimento del traguardo dell’istituzione dell’area marina protetta. Sono passati tanti anni, forse troppi, dalla prima richiesta del Comune di Otranto per ottenere questo risultato, ma bisogna comunque continuare con ottimismo a spendere ogni energia perché questo progetto si realizzi”. “A questo punto, dopo la fase degli studi, le amministrazioni pubbliche interessate tutte dovranno con celerità significare il proprio assenso”, prosegue il primo cittadino. “Sarebbe delittuoso continuare a tergiversare, vanificando un obiettivo di particolare prestigio. Voglio evidenziare ancora una volta che se l’area marina protetta sarà istituita, il nostro territorio provinciale si fregerà del titolo, unico nel suo genere, di due aree marine protette su due mari con caratteristiche completamente diverse. E già solo per questo occorre l’ultimo sforzo da parte di tutti”.