È scomparsa questa mattina la professoressa Bianca Rosa Gelli, già docente di Psicologia sociale all’Università del Salento. Nata a Lecce nel 1933, laureata in Medicina e chirurgia all’Università degli studi di Bari e specializzata in psichiatria e neurologia, nel 1969 ottenne le funzioni di primaria psicologa all’OPIS di Lecce. Sul finire degli anni Settanta fu fondatrice e dirigente del servizio di salute mentale della ASL di Taranto. Deputata per due legislature con il Partito Comunista Italiano negli anni Ottanta, fece parte della Commissione Igiene e sanità pubblica e della Commissione Istruzione (di cui ottenne anche la vicepresidenza). In questa veste, fu un’accanita sostenitrice dell’inserimento dell’educazione sessuale nei programmi scolastici. Bianca Rosa Gelli ha dato un impulso fondamentale allo sviluppo dello studio e della formazione in Psicologia all’Università di Lecce (poi del Salento), istituendo tra l’altro il primo dottorato nella disciplina (“Psicologia di comunità e modelli formativi”) e fondando il Centro Studi Osservatorio Donna, e soprattutto formando generazioni di studiose e ricercatrici. «Salute mentale, educazione sessuale, parità di genere sono gli assi attorno ai quali si è sviluppato il suo percorso personale, politico, professionale e scientifico», dice il Rettore Fabio Pollice, «un percorso unico nel suo genere e del tutto inedito per la sua generazione. Come ricordano le sue allieve, è stata una persona poliedrica, combattiva e di spirito, che ha incarnato una soggettività femminile indomita, di esempio e sprone per molte altre donne. Come Ateneo non mancheremo di onorarne la memoria e di continuare a mettere in valore il suo lascito scientifico. Alle persone che le sono state vicine le nostre più sentite condoglianze».
«Bianca Gelli è stata una donna che ha saputo essere di grande ispirazione per le persone che l'hanno conosciuta -afferma Carlo Salvemini, sindaco di Lecce- per i tanti studenti e studentesse che hanno seguito, nel corso dei suoi anni di insegnamento, le sue lezioni di psicologia sociale all'Università e per chi, come me, ha avuto modo di conoscerla fuori dall'ateneo, nella sua militanza politica di sinistra, nel suo impegno per l'affermazione dei diritti, soprattutto di genere. È stata la prima primaria psicologa donna all'Opis di Lecce, ha fondato il centro di salute mentale a Taranto, si è battuta in Parlamento per l'introduzione dell'educazione sessuale nelle scuole. È stata moderna ed originale nel suo percorso e nei suoi pensieri. Uno sguardo sempre attento sulla società in evoluzione, sul ruolo migliorativo delle donne, sulla politica come leva capace di creare comunità. Un'intelligenza profonda che mancherà a tutti quelli che l'hanno incontrata. Ciao Bianca».