"La musica miracolosa" de I Concerti del Chiostro incanta gli studenti di tutte le scuole di Galatina

“Bach is in the Air”, Ramin Bahrami e Danilo Rea il 30 ottobre 2023 alle ore 21 al Cavallino Bianco

Riempire l'intero teatro Cavallino Bianco con ragazzi di tutte le età con la voglia di ascoltare, in una mattina di ottobre, un pianoforte e una voce è impresa difficile. I Concerti del Chiostro ci sono riusciti. Le musiche di Debussy, Szpilman, Liszt, Wagner, Chopin e Rachmaninov mirabilmente eseguite da Francesco Nicolosi con i commenti di Stefano Valanzuolo hanno tenuti inchiodati alle poltrone studenti di tutte le scuole di Galatina. Hanno ascoltato la storia dei quattrocentocinquantamila ebrei rinchiusi nel ghetto di Varsavia dai tedeschi, dopo l’invasione del 1939, di cui rimasero in vita soltanto ventimila. E hanno scoperto che, fra i sopravvissuti, c'era anche un pianista compositore: si chiamava W. Szpilman, detto Wladek. A evitargli la morte sarebbe stato un ufficiale tedesco catapultato dal caso tra le macerie della capitale polacca. Un nemico cioè, un carnefice miracolosamente folgorato da un lampo di umanità e di rispetto verso l’arte e la musica. Quasi uno spiraglio di luce in mezzo all'inferno. A salvare la vita a Szpilman non fu semplicemente quell’ufficiale, ma anche la tenacia stessa con la quale il pianista seppe non arrendersi, la sua forza di volontà, il desiderio incorruttibile di vivere - lui, unico superstite della propria famiglia - fosse anche per continuare a suonare. Perché suonare, in fondo, è un modo gentile di vivere.
Se non ci fosse stato un film di Roman Polanski, bellissimo e pluripremiato, a ridarle qualche anno fa giusta visibilità, oggi la figura di Szpilman, musicista polacco morto nel 2000, sarebbe forse sbiadita, dolorosamente confusa - cioè - tra quelle di uomini e donne macinati dalla barbarie nazista precipitata per sempre nell’oblio, celata agli occhi del mondo al pari di troppe altre tragedie senza nome.
“La musica miracolosa” (il titolo dello spettacolo) ha raccontato ai ragazzi la storia possibile di un uomo sopravvissuto all’orrore grazie al suo amore grande per la musica, per il pianoforte, per Chopin. In una parola: per la vita.
Ramin Bahrami e Danilo Rea
La rassegna diretta da Luigi Fracasso chiuderà lunedì 30 ottobre 2023 con il Duo pianistico Ramin Bahrami e Danilo Rea in Bach is in the air: il pianista iraniano e il suo monumentale J. S. Bach coraggiosamente messo in “discussione” da Danilo Rea, autorità nel mondo del jazz italiano.
 Il progetto “Bach is in the Air” nasce dalla coraggiosa scommessa di due pianisti di diversa estrazione e cultura, uno classico e l’altro jazz, che decidono di protendersi l’uno verso l’altro, come in dialogo su un ponte sospeso, in equilibrio sul filo delle melodie del compositore barocco. Superando l’artificiale opposizione, nata in Europa nell’Ottocento, tra musica scritta e musica “improvvisata”, Ramin Bahrami e Danilo Rea proiettano l’opera di uno dei massimi musicisti di tutti i tempi in una dimensione nuova, fatta di dialogo attraverso le epoche e leculture, che ne riafferma la modernità e l’universalità. Danilo Rea è un’autorità indiscussa nel mondo del pianismo jazz italiano. Si è affermato a livello internazionale suonando con alcuni tra i più grandi solisti statunitensi, da Chat Baker a Lee Konitz. Musicista versatile e dalla solida formazione classica, non ha disdegnato incursioni nel pop, collaborando con artisti come Mina o Pino Daniele. Il pianista iraniano Ramin Bahrami è attualmente considerato uno degli interpreti più interessanti della musica di Bach, di cui ha inciso oltre venti dischi e a cui ha dedicato anche un libro: “Come Bach mi ha salvato la vita”.