Oggi giovedì 24 novembre 2022 alle ore 17:00, nella Sala Conferenze del Palazzo De Maria in Corte Taddeo, sarà presentato il romanzo corale scritto da Giuseppe Resta, “I re dell’Africa”, pubblicato per i tipi delle Edizioni I libri di Icaro nel 2021.
Con l’autore dialogherà la consigliera prof.ssa Marinella Olivieri e alcune pagine del libro saranno selezionate e lette dalla socia Franca Mangano, corsista del Laboratorio Espressivo Teatrale dell’Università Popolare “Il teatro ci prende e ci sorprende”.
L’evento sarà introdotto dalla Presidente prof.ssa Beatrice Stasi.
Giuseppe Resta è un architetto con qualificata esperienza nell’edilizia di qualità e nel restauro e si è sempre battuto per la difesa e la valorizzazione del territorio. Ha collaborato con il sito di storia medievale dell’Università di Bari e con varie testate giornalistiche. È cofondatore della rivista culturale “A Levante”. Nel 2003 ha pubblicato un libro sulla storia dell’architettura del Palazzo Marchesale di Galatone, nel 2012 ha presentato la raccolta di racconti “Scirocchi Barocchi” e nel 2018 il romanzo “Quel millenovecento69”. Negli ultimi vent’anni ha redatto diverse guide sulla sua terra e ha dato il suo contributo per la stesura di saggi e racconti in numerose opere collettive e in alcune rappresentazioni teatrali.In una intervista il nostro ospite così ha descritto il suo profilo: “Curioso, irrequieto, facile ai rapporti umani e sociali. Estimatore delle arti e anche della buona cucina. Amante del viaggio e della natura. Innamorato della lettura e della scrittura. In effetti considero scrivere un buon modo, oltre tutto, per mettere in ordine i nostri pensieri. Scrivendo viene fuori ogni fallacia logica.”E della sua ultima fatica, che oggi avremo il piacere di incontrare attraverso anche la lettura di alcune pagine, egli stesso così la presenta: “Sebbene la scrittura rimane sempre molto ironica e leggera, in questo caso molto più scarna, molto simile ad una sceneggiatura, il tema è molto più scottante. Si parla dell’inquinamento, ambientale e sociale, e di quella diffusa e insensata facilità con il quale tutto questo avviene nella tacita accondiscendenza di tanti. Una commedia sociale che ti tinge di noir. Un libro di denuncia ma con i toni da commedia all’italiana, corrosivi e sarcastici. Un impietoso ritratto di come siamo diventati quando abbiamo perso il senso della misura e del rispetto per noi stessi prima che per la nostra terra. Il resto sarà meglio scoprirlo leggendolo.”
Tanti sono i protagonisti che affollano l’ambiente ricreato da Giuseppe Resta in “I Re dell’Africa”: tra loro il vento, personaggio di spicco che ha un ruolo fondamentale nella storia. Vento di scirocco o di tramontana che descrive, vive e soffre le varie situazioni ma che respinge con sdegno ogni responsabilità nelle azioni malvage compiute dai vari “attori” della storia. Protagonisti, questi, descritti così magistralmente da Giuseppe Resta che resteranno per sempre impressi nella memoria del lettore.