Gentile Direttore, facendo zapping qua e là sul cellulare mi sono imbattuto, su uno dei canali della piattaforma YouTube gestito dal tedesco Pascal Lottaz, in un video nel quale intervista un ricercatore psicologo dell'Università di Ratisbona (Germania), tale Jonas Tögel, autore, fra gli altri, di due libri dal titolo, rispettivamente: 1) War games. Come la NATO e il Pentagono simulano la distruzione dell'Europa e, 2) Guerra cognitiva. Le più recenti tecniche di manipolazione come categoria d'arma della NATO.
Il tema dell'intervista, legato ai due testi citati, è racchiuso, in estrema sintesi, nelle seguenti domande: "Mentre i leader europei affermano che il loro sostegno all'Ucraina sia una difesa razionale della democrazia, le loro politiche appaiono sempre più autodistruttive.
Si tratta di una strategia coerente o del risultato di una sofisticata campagna di propaganda rivolta ai propri cittadini?
E la mente umana sta diventando il prossimo campo di battaglia ufficiale della NATO?"
Attraverso il Suo giornale e col Suo consenso, ritenendo che il tema sia di grande attualità, giro ai lettori che ne siano interessati gli interrogativi di cui sopra. Cordiali saluti.
Antonio Marra (ex cancelliere)
Due domande sulla NATO e sulla guerra Russia Ucraina