Continuano le guarigioni nel Reparto di Malattie Infettive di Galatina. Nella giornata di ieri un paziente è stato trasferito presso il "San Giuseppe da Copertino" per completare la convalescenza. Di contro occorre registrare il ricovero di un'altra persona ospite della Rsa 'La Fontanella' di Soleto. Ormai quasi la metà degli occupanti dei letti riservati ai colpiti da coronavirus nella Palazzina De Maria proviene dalla Residenza soletana. In totale i ricoverati sono ancora 22.

I Carabinieri della Stazione di Calimera hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Tribunale di Lecce – Ufficio GIP, a firma della dottoressa Giulia Proto, su richiesta della Procura della Repubblica, per il reato di lesioni personali aggravate a carico del medico di base 57enne che è accusato di avere aggredito, nel pomeriggio del 2 aprile, fuori dal proprio studio medico  con calci e pugni un proprio assistito, 85enne che avrebbe richiesto spiegazioni in merito ad una prescrizione medica per una visita ortopedica a cui avrebbe dovuto sottoporsi

Un uomo proveniente dalla Rsa 'La Fontanella' si è spento ieri nel Reparto di Malattie Infettive di Galatina. Sarà l'Istituo Superiore di Sanità a stabilire se la morte è da attribuirsi al contagio da COVID-19. Una persona è guarita ed è stata dimessa ed un'altra, in via di guarigione, è stata trasferita presso l'aOspedale di Copertino. Dopo un nuovo ricovero i letti occupati nella Palazzina De Maria, ieri sera intorno alle ore 21, erano ventidue.

La situazione in Puglia

Nella mattinata di oggi i Carabinieri della Stazione di Calimera hanno denunciato in stato di libertà per lesioni personali aggravate, un uomo, medico di medicina generale nel comune di Calimera, convenzionato con il sistema sanitario regionale. Il sanitario nel pomeriggio di ieri, 2 aprile 2020, fuori dal proprio studio medico di Calimera avrebbe aggredito un proprio assistito, un anziano di 86 anni.

Il primo aprile, alle ore 15:10, la squadra Volante del Commissariato della Polizia di Stato di Galatina mentre era impegnata a svolgere un'attività di controllo finalizzata al contrasto, contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica COVID –19, notava giungere da Corso Porta un’autovettura FIAT 500 con una donna alla guida. Gli operatori decidevano di procedere al controllo del mezzo e della relativa occupante. Uno degli operatori, portatosi al centro della strada con la paletta 'Alt Polizia' segnalava all’autovettura di arrestare la marcia.

C’era la luna. E c’era l’aria secca e fresca. E un pezzo di cuore idealmente donato alla trincea. E una lacrima che inumidiva la mascherina in ogni volto contrito e stanco.
Da un lato infermieri, medici, tute di protezione e camici di ogni colore, dall’altro idealmente tutta la città di Galatina, commossa e grata per il lavoro straordinario e difficile che il suo ospedale sta facendo.

Ventiquattro ricoverati, due pazienti trasferiti a San Cesario perché in via di guarigione e due persone dimesse: è questo il bilancio della giornata di ieri nel Reparto di Malattie Infettive dell'Ospedale di Galatina.  Molta commozione fra gli operatori sanitari e gli ammalati ha destato la manifestazione di solidarietà che la Polizia Locale galatinese, i Carabinieri, la Polizia di Stato, la Protezione Civile, I Vigili del Fuoco e la Fidelpol, guidati dal sindaco Marcello Ama

Due persone saranno dimesse oggi dal Reparto di Malattie Infettive di Galatina perché clinicamente guarite dall'infezione dovuta al COVID-19. Al secondo piano della Palazzina De Maria le misure di igiene e sicurezza sono rigorosissime e vengono seguite con sempre maggiore scrupolosità. Dopo i tre manifestatisi nei giorni scorsi non sono stati registrati altri casi positivi fra il personale sanitario. Nella serata di ieri erano venticinque i pazienti ricoverati.

Imperversano i cinghiali e i lupi in Puglia anche ai tempi del Coronavirus con attacchi agli animali nei pascoli e raid nelle campagne, aggravando ulteriormente il contesto di criticità che le aziende agricole e zootecniche stanno vivendo.