Alla salentina Claudia Stefanelli il secondo posto nel Premio Leopardi

La studentessa Claudia Stefanelli della V A del Liceo Classico “Francesca Capece” di Maglie lo scorso 2 giugno 2025, presso la gremita Sala Foschi del Centro nazionale di studi leopardiani a Recanati, è stata premiata con il secondo posto dalla giuria recanatese presieduta dalla contessa Olimpia Leopardi.
I 17 studenti partecipanti, vincitori delle selezioni regionali dell’VIII edizione del “Premio Leopardi” per le scuole, si sono cimentati in una prova, della durata di quattro ore, comprendente la parafrasi e l’analisi lessicale, metrica e stilistica delle ultime due stanze del canto Alla sua donna e la riflessione critica su un brano sulla perfettibilità tratto dal “Dialogo di Timandro e di Eleandro delle Operette morali.
“Se prendiamo atto di quanto siamo effimeri, l’altro anziché nemico diviene fratello, compagno nella comune sventura. Prendiamoci per mano e sosteniamoci: questo è l’ultimo altissimo messaggio di speranza di una giallissima ginestra fiorita nel deserto del mondo”.
Con queste ed altre toccanti righe di interpretazione critica Claudia ha colpito la giuria per “l’eleganza non comune della scrittura caratterizzata da uno sviluppato senso narrativo, l’originalità e l’entusiasmo delle argomentazioni tra loro ben concatenate, la buona conoscenza delle opere leopardiane e in particolare delle Operette morali”.
La studentessa è stata guidata nella preparazione dalla docente di Italiano Manuela Mello, dalla docente di Filosofia Laura Quarta e dalla prof.ssa Emilia Carretta, referente del premio.
A supportarle con fiducia la Dirigente Anna Antonica.
Grande l’emozione della studentessa nel natio borgo leopardiano: “A Recanati sentivo viva la sua presenza, sentivo l’eco dei suoi versi nello sconfinato paesaggio che univa cielo, mare e montagna, ma anche in ogni abitante, in ogni vicolo, nel cinguettare lieto, nelle piantine curate; lì sentivo il suo dolore e insieme la sua profonda speranza, la sua ansia di vivere ancor più piena in quanto intrisa di sofferenza. Sono grata di aver avuto l’onore di approfondirlo, di interpretarlo e di esprimere su di lui il mio pensiero e le mie emozioni. La sua è stata una sola voce capace di parlare per il cuore di tutti, capace di articolare in parole un sentimento radicato nel profondo di ognuno di noi e molte volte ineffabile: leggendo i suoi versi ritroviamo noi stessi, ci sentiamo letti, compresi, espressi nel nostro semplice essere uomini”.
Alla gioia di Claudia si unisce la grande soddisfazione di tutta la comunità scolastica capeciana per l’eccellente risultato frutto di costante impegno, amore per il sapere, sensibilità e un apprezzabile interesse per il poeta dell’Infinito che con l’attualità del suo pensiero continua ad emozionare, a far riflettere e ad ispirare ragazze e ragazzi pronti a spingersi con l’immaginazione oltre la siepe.