Gentile Direttore, a causa del virus influenzale non ho potuto portare il mio saluto all’inaugurazione del busto in omaggio al Martinez domenica mattina. Domando ospitalità a Galatina.it per raccontare un sentimento di orgoglio che immagino condiviso dalla comunità:
"Il gesso, il bronzo, la terracotta. I volti espressivi, gli occhi ora comunicanti ora assenti, le torsioni passionali, i doverosi tributi.
Razionalista, simbolista, medardorossiano.
Semplicemente Gaetano.
La tristezza, lo stupore, lo spavento, la malinconia, una calma placida, una serafica eleganza.
Il baffo sottile o grossolano.
Il vecchio, il bambino, la donna distinta, l’umile popolano.
I ritratti, le grandi sculture, i teatrini, gli schizzi, i disegni, le opere “pubbliche” e quelle gelosamente private.
È un viaggio di scoperta che porta lontano.
Il profilo artistico e quello umano.
Semplicemente Gaetano.
Registro tutto questo sopra un taccuino in attesa di questo grande giorno.
Per mesi mi sono messo sulle sue tracce e in novembre vedo dal vero alcune delle opere romane.
Mi capita per le mani per merito di un amico fidato un catalogo della grande mostra retrospettiva tenuta nel dicembre del 1979 presso la Galleria Colonna a Galatina, con in apertura il saluto del Sindaco Beniamino De Maria: “Gaetano Martinez ha introdotto nel mondo dell’arte e della scultura la Puglia e Galatina in particolare”.
Le opere rappresentate hanno richiami alla storia dell’arte molteplici dalla statuaria medievale sino a quella classica.
Gaetano aveva visto l’arte che lo precedeva e quella sua contemporanea. Il mio pensiero è fermo all’istante in cui le mani sporche di gesso avrà mirato un suo bozzetto.
Non ci siamo mai incontrati ma ci ha raccontato tanto attraverso la sua arte. L’ha donata alla sua città e al suo museo.
Ci ha lasciato Lampada senza luce. Enigma eterno che ci scruta quotidianamente.
Ora, grazie alla famiglia e al Comitato Promotore, con questo busto, bronzo Gaetano è tornato a guardare la sua Pupa.
Non solo come Delegato alla Cultura ma prima di tutto come semplice cittadino e come italiano sento il dovere di dire che non si chiude con l’anniversario e la cerimonia il nostro tributo a Gaetano.
Abbiamo il dovere di valorizzarlo e promuoverne l’opera con serietà e coraggio. Soprattutto verso le nuove generazioni.
L’amore per la sua arte è un sentimento radicato. Un sentimento popolare. Un sentimento collettivo. Sentimento Gaetano.
Davide Miceli
Consigliere Delegato alla Cultura Città di Galatina
"Sentimento Gaetano"
