Gentile Direttore, sento il dovere di scriverLe in merito ai tanti e legittimi interventi che leggo da giorni sul preoccupante stato di salute della nostra Lampada senza luce.
La preoccupazione dei tanti è anche la mia come è mio anche il convincimento che bisogna intervenire nei tempi più immediati per salvare e mettere in protezione un’opera d’arte dal risaputo e indiscutibile valore.
Già due anni fa ho invitato personalmente a Galatina il fonditore di Roma che ha curato la fusione in bronzo del busto a Gaetano Martinez realizzato con contributi privati e donato alla città dal Comitato Promotore appositamente creato e da me presieduto.
Si è trattato ovviamente di una consulenza “privata” perché avevo bisogno di chiare informazioni sulle varie possibilità che abbiamo per salvare la nostra Pupa e sui relativi costi.
La soluzione migliore (che Lei stesso ha suggerito in un precedente intervento) dovrebbe essere la seguente: eseguire in loco un leggero restauro dell’opera lasciando visibili anche i difetti di fusione originali e, sempre in loco, procedere con il calco per poi realizzare in laboratorio una copia in bronzo che andrebbe a sostituire l’opera originaria da collocare ed esporre in un luogo protetto per evitare che prosegua quel gravissimo processo di corrosione e deterioramento già in stato avanzato e visibile soprattutto nei punti di giuntura dell’originaria fusione (polsi, schiena, pancia..).
Nei giorni scorsi ho anche incontrato il Sindaco per confrontarmi sull’argomento e ho avuto ampia ed immediata disponibilità a studiare insieme la migliore soluzione per intervenire e, ovviamente, intercettare i fondi necessari a tale intervento e sono certo che troveremo la giusta strada da percorrere tutti insieme per risolvere il problema.
Al momento è chiaro che la preoccupazione minore dovrebbe essere per l’impianto idrico della vasca. L’acqua e il conseguente “effetto lucido” che crea con il suo getto non fa altro che nascondere il problema che, come vede, si è palesato in tutta la sua gravità proprio oggi che l’opera non è bagnata ma posso garantirle che è già tale da molto tempo.
Una cosa però è certa: non abbiamo più tempo da perdere.


