Galatina - Il ritmo incalzante del tamburello, il suono penetrante del violino e l’armonia della chitarra hanno costretto la tarantata ad una danza sempre più vorticosa e stordente fino a farla svenire per poi rialzarsi guarita. Come tante volte nei secoli scorsi, il 29 di giugno, il miracolo si è ripetuto, ieri pomeriggio, davanti al pozzo di Palazzo Tondi-Vignola dietro alla Chiesetta di San Paolo.
«Ricordo la Parigi dei berretti a visiera e delle bombette, la Parigi che si ribella, la Parigi umiliata, la Parigi bigotto-borghese, la Parigi delle puttane, ma segreta, e poi la Parigi ebbra di gioia, ed ecco la Parigi delle automobili, la Parigi degli intrallazzi, la Parigi del jogging».
Inquietudine. E' la parola che mi viene in mente se dico "Giuseppe Dossetti". Sfiori la sua figura e ti resta dentro. Te ne allontani e in qualche modo ritorna a interrogarti e a risponderti. E non si sa in quale ordine lo faccia. E ti ritrovi inquieto, prima come cittadino di un paese che fatica a trovare una credibilità presso i propri stessi figli e poi come cristiano in una Chiesa che non si discosta dal Paese di cui sopra.
Un grazie a Matte che ci ha fatto scoprire questo cd..in ufficio ormai è in loop! Dedicata a chi è stanco di essere combattivo (ma non smetterà di esserlo)…e attende.