Scusa, Silvia
Era scritto. Non le avrebbero mai perdonato di essere una donna, di scendere dall’aereo con un sorriso radioso, di non maledire l’Islam, il Paese che l’ha sottratta alla sua famiglia, di non pronunciare immediatamente parole compiacenti verso il Governo, di indossare il velo. Meglio triste, emaciata, di una sofferenza televisiva, sfacciata, evidente, purchè in un paio di jeans.