"Le ricevitorie non possono stare a meno di 250 metri da studi dentistici o pediatrici"

La sentenza del Tar di Puglia riguardo ad una vertenza sorta a Barletta

"Le ricevitorie non possono stare a meno di 250 metri da studi dentistici o pediatrici"

Gli studi dentistici o pediatrici privati, anche senza alcuna convenzione, sono considerabili luoghi sensibili. È quanto scrive il Tar della Puglia nel respingere il ricorso di un gestore di Barletta, al quale era stato negato dalla Questura il rilascio della licenza per l'attività di raccolta scommesse, poiché il locale era troppo vicino a uno studio odontoiatrico e uno pediatrico.
La legge regionale della Puglia del 2013 in materia di gioco vieta infatti l'installazione di apparecchi a una distanza inferiore da 250 metri da determinati luoghi sensibili, in questo caso due strutture sanitarie. Il ricorrente contestava il fatto che i due studi medici privati fossero catalogabili tra le strutture sanitarie, facendo scattare la legge sul distanziometro. I giudici hanno però spiegato che sotto questa definizione è raccolta “qualunque struttura che eroghi prestazioni di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione e mantenimento delle abilità acquisite” compresi “studi odontoiatrici, medici e di altre professioni sanitarie”.
Ad agosto del 2022, anche la Azienda Sanitaria Locale aveva evidenziato, con una nota, che i due studi privati rientravano tra le strutture sanitarie.