Che strano paese, 'Ggggalatina'! L’altra sera, una calda serata d’estate come può essere una serata calda d’estate, per caso, nella mia solita passeggiata per le vie della città antica, nella piazzetta di fronte alla Basilica di S. Caterina d’Alessandria, sorpresa, un palco grande di fianco alla facciata, con dei musicisti che facevano le prove.
La gente incominciava a venire, intanto mi chiedevo cosa era quell’evento, non c’erano manifesti qualcuno mi chiedeva spiegazioni che non sapevo dare. Una ricerca sui social non portava a nulla. Un ragazzo della protezione civile mi manda un link dove c’era un manifesto che per capirlo … Vi si leggeva che era una performance dell’orchestra “Tito Schipa” di Lecce con musica del grande musicista Ennio Morricone.
Intanto la piazza si riempiva e con mia grossa meraviglia, di “forestieri”. I Ggggalatinesi si contavano sulle dita di una mano.
Mi chiedo il perché. Perché non ci sono manifesti, perché non c’è il tam-tam dei social, o perché, è questo sarebbe grave, non interessa la “Cultura” quella piccola grande parola “CULTURA”?
Eppure Galatina è stata la capitale della Cultura della Terra d’Otranto dal medio evo in poi, con la corte degli Orsini del Balzo e di Maria D’Enghien, con gli Amanuensi copisti dei libri antichi con un certo Bellanti miniaturista che andava alla corte dei Gonzaga a Mantova e a Napoli, e poi i medici e filosofi Zimara, padre e figlio, professori all’università di Padova e Napoli, i Vernaleone, i Mezio, Pepio, i Papadia, Pietro il Galatino ,Siciliani ,Cavoti ecc..
Cosa sta succedendo a Galatina alla sua gente che non conosce la sua storia e non vuole conoscerla?
Eppure ultimamente sta cercando, Galatina, di far emergere dalle sue profondità, la propria storia antica che qualcuno in tempi non sospetti ha cercato di nascondere costruendo palazzi, case e quant’altro sui manufatti antichi che adesso stanno affiorando, pochi ma significativi, una tomba medioevale, un po’ più avanti una fornace medioevale o romana? Galatina ha riportato alla luce reperti , messapici, greci, romani, ebraici medioevali e si possono ammirare le opere nella Basilica Orsiniana, le chiese rupestri, la Chiesa Madre ricostruita nel 1600 e le altre chiese del 1700 ed i palazzi.
Galatina a detta dei molti turisti che visitano la nostra città èun museo a cielo aperto. E per i galatinesi proprio no.
Gentile Franco, Lei è un temerario. Rischia di incorrere nelle ire degli attuali responsabili delle attività culturali galatinesi (Le potrebbero togliere il saluto!). Osa scrivere che stanno facendo acqua da tutte le parti mentre si agitano per candidare Galatina a Capitale della Cultura 2028. Purtroppo questa ottima idea è gestita, da un punto di vista della comunicazione, da semplici 'dilettanti allo sbaraglio' convinti di essere il 'meglio sulla piazza'.
Galatina ne ha viste tante ma un cartellone estivo tenuto segreto ancora non lo aveva visto. E' evidente che le iniziative che si svolgono di giorno in giorno non hanno un filo conduttore e non sono guidate con mano sicura da una persona esperta.
"Galatina è diventata un porto di mare -ci scrive da Milano un attento lettore- vi attracca chiunque, anche chi una barca non ce l’ha. In nome di una cultura che tale non è, data in pasto a chiunque, c’è spazio per tutti: marinai e pirati — soprattutto pirati — arrivati dai paesi vicini, purché benedetti da un politico di riferimento al quale occorre genuflettersi.
Guardo la mia città da lontano e non la riconosco più: la vedo effimera, caotica, disorientata, priva di identità. Che tristezza." (Dino Valente)
Galatina, un porto di mare
"Guardo la mia città da lontano e non la riconosco più: la vedo effimera, caotica, disorientata, priva di identità. Che tristezza"
