Biagio Putignano a Galatina in "Un intreccio di tempo e spazio"

L'incontro è organizzato dall'Università Popolare “Aldo Vallone” per oggi giovedì 30 marzo alle ore 18:00 nella Sala Conferenze del Palazzo “De Maria”, in Corte Taddeo

Serata caratterizzata dalla partecipazione del Maestro compositore Biagio Putignano, quella organizzata dall’Università Popolare “Aldo Vallone” per oggi giovedì 30 marzo alle ore 18:00 nella Sala Conferenze del Palazzo “De Maria”, in Corte Taddeo. L’incontro che ha per titolo “Un intreccio di tempo e di spazio”, prevede il saluto istituzionale della Vice Presidente, la poetessa Maria Rita Bozzetti, e un’introduzione della consigliera prof.ssa Rosa Anna Valletta. Nel corso dell’evento saranno eseguite in prima mondiale due composizioni dello stesso Maestro e precisamente Initiation (2020) per violino solo, solista Silvia Zeverino, e BoÎtes des Merveilles (2020), soliste Silvia Zeverino e Giada Cancelli. Biagio Putignano, compositore e didatta pugliese, dal 2000 è titolare della cattedra di Composizione presso il Conservatorio di Bari, vincitore del concorso ministeriale per titoli ed esami. Ha svolto il ruolo di docente presso l’Università di Lecce, gli Istituti Musicali di Taranto e Ceglie Messapica e il Conservatorio di Lecce. Nel 2012 è stato nominato membro onorario de l’Academia de la Música Valenciana (Spagna), ed è stato insignito del Riconoscimento d’Onore “Il Sallentino 2012”. Negli anni ’90 ha fondato l’ass.ne “A. Gentilucci” per la diffusione delle musiche contemporanee, e ne ha diretto l’omonimo ensemble strumentale, con il quale ha eseguito numerosi concerti in prestigiosi festival italiani, eseguendo in prima assoluta opere di vari compositori. Le sue opere sono edite da varie Case Editrici Nazionali ed eseguite da importanti interpreti ed inoltre è autore di diversi testi, oltre a vari articoli e recensioni sulla rivista FA LA UT. Secondo quanto scrive il critico Paolo Truzzi, “Biagio Putignano è uno dei nomi più rilevanti della musica colta contemporanea italiana degli ultimi decenni. .... Fin dalla fine degli anni ’80 il suo stile compositivo si è sostanziato in una scrittura nella quale l’assoluto rigore, frutto di una ricerca formale instancabile volta a sondare ed approfondire ogni minimo aspetto fisico-psichico del suono e dell’assenza di suono, si fonde con una sorprendente capacità di suscitare emozioni attraverso un particolare lirismo, aspetto piuttosto raro nella nostra epoca, dove spesso la sperimentazione si risolve in un esercizio formale fine a sé stesso. Particolare attenzione il compositore ha dedicato negli ultimi tempi al concetto di vuoto e di silenzio, luogo e istante in cui lo spazio e il tempo perdono i loro confini a favore dell’epifania del suono nella sua purezza vibrante di senso ed energia.”