Aggredisce un infermiere e due poliziotti al Pronto Soccorso di Galatina, ai domiciliari 47enne

La solidarietà di Stefano Rossi, direttore generale di Asl Lecce, al personale sanitario del PS del 'Santa Caterina Novella'. La ferma condanna dell'Ordine delle Professioni Infermieristiche provinciale

All'alba di oggi, 22 ottobre 2024, gli agenti della Polizia di Stato hanno bloccato ed arrestato un cittadino dello Sri Lanka, di 47 anni, residente a Lecce. Trasportato da personale del 118 presso l'Ospedale di Galatina per accertamenti, l’uomo si è mostrato sin da subito aggressivo e insofferente nei confronti del personale medico e sanitario in servizio presso il Pronto Soccorso. Mentre era disteso sulla barella e stava per essere visitato dal medico di turno, ha dato improvvisamente in escandescenze aggredendo verbalmente e fisicamente il personale sanitario presente. Poi ha cercato di andarsene e mentre si allontanava, con uno scatto d’ira, si sarebbe diretto verso la sala “triage” e qui avrebbe preso di mira un computer e una stampante scaraventandole violentemente per terra, danneggiandole irrimediabilmente.
In queste fasi concitate, avrebbe usato violenza anche nei confronti di un infermiere intervenuto per calmarlo spingendolo violentemente contro il muro e causandogli delle lesioni (due giorni di prognosi).
Gli agenti del Commissariato immediatamente chiamati in soccorso, sono subito arrivati in ospedale e hanno trovato l'uomo mentre cercava di allontanarsi ed era in possesso di due grossi sassi. Avrebbe quindi scagliato una delle pietre contro gli agenti intervenuti, colpendo al braccio destro uno di loro.
L’uomo, posto in sicurezza all’interno dell’autovettura, è stato  condotto presso gli uffici del Commissariato, dove avrebbe continuato con la condotta violenta ai danni del secondo poliziotto colpito con dei calci agli arti inferiori e superiori.
I due agenti hanno una prognosi di due giorni.
Lo srilankese risiede regolarmente in Italia e risulta beneficiario di protezione sussidiaria. Aveva a carico precedenti specifici di polizia per aggressione nei confronti di personale medico negli anni precedenti e per la quale era stato già denunciato per interruzione di pubblico servizio.
Dopo le formalità di rito e i rilievi della polizia scientifica, l’uomo è stato arrestato per i reati di violenza o minaccia a un pubblico ufficiale, resistenza a pubblico ufficiale, lesione personale, danneggiamento ed interruzione di pubblico servizio. Il PM di turno, informato, ha disposto per lui gli arresti domiciliari.

“Non passa giorno senza che i nostri luoghi di cura e di assistenza -dice Stefano Rossi, direttore generale di Asl Lecce- siano attraversati da aggressioni fisiche e verbali ai danni dei nostri operatori sanitari. L’uomo che questa mattina ha aggredito verbalmente e fisicamente l’infermiere in servizio del PS di Galatina è purtroppo l’ultimo di un lungo elenco. Stiamo mettendo in campo tutte le azioni necessarie per prevenire e contrastare comportamenti violenti, ingiuriosi, offensivi o molesti che, è bene ricordarlo, rappresentano un reato. All’infermiere coinvolto nella brutale aggressione, al Direttore del Pronto Soccorso esprimo solidarietà e vicinanza da parte della Direzione strategica”.

"Questo ennesimo caso di aggressione -scrive Marcello Antonazzo, presidente dell'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Lecce- mette nuovamente in luce la situazione insostenibile in cui si trovano a operare quotidianamente gli Infermieri. Il fenomeno delle aggressioni nei confronti del personale sanitario ha raggiunto livelli allarmanti e, nonostante le continue denunce, sembra non esserci fine a questa spirale di violenza. In qualità di Presidente dell’OPI di Lecce, condanno fermamente questo vile attacco e mi unisco alla voce degli Infermieri che, giorno dopo giorno, vedono crescere la tensione e il pericolo nei luoghi di lavoro. Tutto ciò lede la dignità del personale Infermieristico rendendo più complicato e difficoltoso lo svolgimento di un pubblico servizio. Di concerto con l’ASL Lecce, si sta collaborando fattivamente per applicare le "Linee di indirizzo per la prevenzione, protezione e gestione degli atti di violenza a danno degli operatori sanitari e socio-sanitari", emanate dalla Regione Puglia per integrare gli elementi di sicurezza sul lavoro alle raccomandazioni ministeriali in ambito di rischio clinico. Quest’OPI continuerà a lottare per la sicurezza e la dignità degli Infermieri, affinché possano svolgere il proprio lavoro in un ambiente sicuro e rispettoso. Non possiamo più tollerare che chi si dedica con impegno e professionalità alla cura degli altri, sia costretto a subire tali atti di violenza. Quest’Ordine esprime solidarietà al Collega aggredito, riservandosi di costituirsi parte civile in sede processuale."