Dal 4 all’11 settembre 2022 è in programma a Rosa Marina (Ostuni), in Puglia, l’undicesima edizione del congresso internazionale “NOW - Neutrino Oscillation Workshop”: oltre 120 studiosi italiani e stranieri, provenienti da 18 diverse nazioni, si riuniranno per discutere di fisica e astrofisica delle particelle elementari, e in particolare del neutrino, appunto, nome coniato da Enrico Fermi negli anni Trenta del secolo scorso per indicare i più piccoli costituenti neutri della materia.
Organizzato dall’Università del Salento, dall’Università degli studi di Bari “Aldo Moro” e dalle sezioni di Bari e Lecce dell’INFN - Istituto nazionale di fisica nucleare, il congresso sarà coordinato dai ricercatori Paolo Bernardini (Lecce), Gianluigi Fogli ed Eligio Lisi (Bari). Il titolo del congresso, “Neutrino Oscillation Workshop”, si riferisce a una delle maggiori scoperte scientifiche della fisica moderna, quella delle “oscillazioni di neutrino”, ovvero delle trasformazioni reciproche fra i tre tipi di neutrini attualmente conosciuti. Queste trasformazioni furono ipotizzate da Bruno Pontecorvo oltre mezzo secolo fa, ma solo nel 1998 sono state osservate per la prima volta, aprendo da allora un vastissimo campo di ricerca a livello internazionale in fisica, astrofisica e cosmologia. Sull’onda dell’entusiasmo suscitato da queste scoperte, nel settembre 1998 si tenne la prima edizione del congresso NOW ad Amsterdam, con l’obiettivo di approfondire gli aspetti teorici e sperimentali di questo nuovo fenomeno e progettare ulteriori ricerche. Dal 2000 in poi il congresso NOW si è tenuto con cadenza biennale in Puglia, dove - tra Lecce e Bari – i ricercatori svolgono un’intensa attività di ricerca teorica e sperimentale sulla fisica del neutrino; dopo numerose edizioni tenute a Otranto, nel 2018 NOW ha avuto luogo a Rosa Marina di Ostuni, dove torna quest’anno dopo l’interruzione nel 2020 a causa dell’emergenza Covid. Il congresso si articola in cinque sessioni che affronteranno diverse tematiche relative alla fisica delle oscillazioni di neutrino e, più in generale, alle loro relazioni con la fisica astroparticellare: «Si tratta di un nuovo e importante settore di ricerca scientifica, che in anni recenti ha contribuito a far comprendere meglio e unificare l’infinitamente piccolo (le particelle elementari) e l’infinitamente grande (il cosmo e i fenomeni astrofisici)», spiegano i ricercatori Bernardini, Fogli e Lisi, «Non a caso, nel 2015 Premio Nobel per la Fisica è stato assegnato ai ricercatori Takaaki Kajita e Arthur McDonald, proprio per aver scoperto due diversi fenomeni di oscillazione, con neutrini di origine terrestre e solare. Entrambi i premi Nobel sono da sempre membri del comitato scientifico di NOW, e Kajita ha aperto i lavori del congresso nell’edizione del 2016. Anche il premio Nobel Carlo Rubbia ha partecipato a NOW nel 2012. Siamo lieti che a questa edizione prendano parte, tra gli altri, i direttori di alcuni fra i maggiori laboratori internazionali di ricerca nel settore». Pagina web del congresso: http://www.ba.infn.it/now/
Nelle foto: Carlo Rubbia al NOW 2012 e l’edizione 2018.