Tatiana era una giovane donna bulgara che viveva a Nesebar, una cittadina sulle rive del Mar Nero famosa per i suoi mulini e, come regalo di promozione per la sua laurea in medicina presso l’università di Varna, gli fu donato dalla sua famiglia un viaggio ai Caraibi. Una volta raggiunta la sua destinazione conobbe Manuel, un ragazzo afroamericano (1) del posto, e così i due ebbero anche una relazione.
Passato un po’ di tempo Tatiana iniziò ad avvertire delle forti nausee e, dopo essersi sottoposta ad alcune visite mediche, scoprì di essere incinta di Manuel ed in seguito ritornò ai Caraibi per dare la bella notizia al suo compagno. Una volta arrivata sul posto noleggiò una vecchia Fiat Punto arancione del 2001. Durante il tragitto fu molto attenta alla segnaletica stradale perché non conosceva ancora bene il luogo e la segnaletica era un po’ diversa da quella della sua Bulgaria. Ad esempio i segnali di stop erano circolari e non ottagonali ed i dare precedenza avevano lo sfondo giallo anziché bianco con all’interno una scritta nera “Cedere el paso” e cioè, tradotto dallo spagnolo all’italiano, “Dare precedenza”.
Dopo aver attraversato un incrocio l’auto di Tatiana venne violentemente tamponata da un grosso fuoristrada pirata che procedeva a gran velocità scaraventando la vecchia Punto arancione su una piazzetta dove vi era un bar e su di un tavolo era seduta una donna afroamericana. Tatiana era molto grave e Manuel arrivò molto lentamente con una bicicletta e non voleva prestare soccorso a Tatiana.
La donna afroamericana seduta al tavolino del bar in questione gli fece capire chiaramente che, in caso contrario, ci sarebbero state spiacevoli conseguenze per lui. Intanto arrivò sul posto un soldato statunitense che lavorava alla base di Guantanamo e che, dopo aver impugnato un flessibile, tagliò le lamiere dell’auto di Tatiana estraendola ancora viva e, dopo averla accompagnata in ospedale, le disse molto garbatamente che aveva perso il bambino. Dal momento che Manuel non volle più occuparsi di lei Tatiana intrecciò una relazione col soldato statunitense che la salvò.
Passati alcuni giorni, dopo essere stata dimessa dall’ospedale, Tatiana decise di indossare il costume da bagno ed andare in spiaggia con la sua vecchia Alfa Romeo Giulia Nuova Super Diesel che aveva appena ritirato da un’officina meccanica dopo averla fatta riparare. Non aveva nemmeno fatto in tempo ad entrare in auto che alcuni uomini la scaraventarono a terra e, dopo averla violentata, le rubarono l’auto.
Tatiana trovò una pistola per terra che apparteneva ad uno dei ladri della sua auto e, dopo averla presa, sparò prima ai copertoni e, dopo che i ladri scesero, gli uccise tutti quanti. Non era più la stessa dopo il tragico furto della sua auto e venne sempre più coinvolta negli abusi che commetteva il suo nuovo compagno alla base di Guantanamo. Ad un certo punto le venne recapitato un mandato di cattura internazionale che la costrinse a cambiare spesso identità e colore di capelli. L’ultimo colore di capelli era il rosso che la faceva assomigliare a Miriam Dalmazio (2>).
Intanto alcune indagini della polizia cubana appurarono che l’incidente d’auto che coinvolse Tatiana e la sua vecchia Fiat Punto arancione era stato provocato da un elemento della banda di ladri che, in seguito, rubarono la sua vecchia Alfa Romeo diesel(3) la quale, essendo molto rara, era ricercata da collezionisti fanatici disposti a tutto.
[1] Afroamericani sono tutti i negroidi del continente americano di lontana origine africana residenti tra Stati Uniti, Caraibi e Brasile.
[2] Miriam Dalmazio è un’attrice italiana nota per lo sceneggiato “Costanza” dove ha interpretato il ruolo di una patologa paleontologica.
[3] L’ Alfa Romeo Giulia Nuova Super Diesel fu prodotta in soli 6500 esemplari dal momento che il motore interamente in ghisa era soggetto a cedimenti strutturali a causa delle alte temperature e, per questo, è molto rara e ricercata da molti collezionisti. A Cuba erano in commercio gli esemplari prodotti dall’industria motociclistica iugoslava Tomos.