Luigi Bodelmonte salvo grazie al defibrillatore nel precampo del Galatina

Colpito da un'aritmia cardiaca è stato immediatamente soccorso dai presenti che sapevano usare lo strumento

Un giorno qualunque. La solita routine: lavoro, una passeggiata, il ritorno a casa per la cena. Ma prima del rientro, un richiamo forte, irresistibile: la passione di una vita, lo sport e in particolare il calcio.
Sempre presente sugli spalti per assistere agli allenamenti, fare il tifo o semplicemente per scambiare qualche parola con gli amici. Tutto nella normalità, tutto come sempre.
Ma poi, un attimo, e tutto cambia. Un black out. Il buio. Il cuore si ferma, e in pochi istanti tutto sarebbe finito.
Questo è successo pochi giorni fa a mio padre, Luigi Bodelmonte. La storia si è compiuta la sera di lunedì 13 ottobre 2025 al precampo del Galatina, alla fine del primo tempo di un'amichevole amatoriale Cutrofiano-Aradeo.
Ventidue giocatori e altri presenti si sono messi a disposizione per aiutare l'amico in difficoltà. I ragazzi hanno agito nei primissimi minuti, con il massaggio e subito erogando la scarica elettrica che ha interrotto l’aritmia causa dell’arresto cardiaco.
Sono stati dei veri eroi. Una persona che ama fin da bambino il calcio e che segue con tutta la passione la sua squadra del cuore il Galatina. In un istante, l’amico di tutti, l’uomo amorevole e altruista, poteva non esserci più.
E invece oggi è ancora con noi. Ora papà è salvo solo grazie al pronto intervento delle persone presenti e alla fortuna di avere a disposizione un defibrillatore. È stata la loro tempestività d'intervento, con cui tutte le persone presenti, ognuno con le proprie capacità e forza d'animo a intervenire prontamente e a mettere in atto le manovre salvavita.
È stata la dimostrazione di un sistema efficiente, costruito sulla collaborazione tra cittadini formati, operatori e tecnologie diffuse sul territorio.
È un gesto che intendo valorizzare pubblicamente in primis, per ringraziare di cuore il gruppo di persone che sono intervenute con tempestività e lucidità. È solo grazie a loro se mio padre è ancora qui, con i suoi cari, con il suo amato nipotino, con la sua passione.
Il secondo motivo non meno importante, è per sottolineare l’importanza di avere defibrillatori accessibili in punti chiave delle nostre città: nelle strutture sportive, nei circoli ricreativi, nei luoghi pubblici.
Ma non basta: è fondamentale anche che ci siano persone formate, capaci di usarli nel momento del bisogno. Un giorno qualunque può cambiare tutto.
Un incontro di gioco che è diventato un'opportunità per dimostrare la propria umanità e solidarietà. Il risultato più importante di questa partita è aver salvato una vita.