Martedì 3 giugno 2025, nella palestra del Campus di Via Biella (Plesso di Collemeto), la classe V sez. C ha salutato la scuola primaria con un regalo speciale: uno spettacolo dal titolo “Giochiamo a fare la Pace”.
Ma più che uno spettacolo, è stato un abbraccio collettivo, un messaggio limpido lanciato con la voce dei bambini, accompagnati dalla partecipazione viva e calorosa della IV C, dalle insegnanti, dalla dirigente Luisa Cascione, dal consigliere comunale Diego Garzia e dal parroco del paese, don Marco Gatto, che ha rivolto un saluto affettuoso alla comunità e ha assistito con gioia all’intero spettacolo. Il consigliere Diego Garzia, nel suo intervento, ha ricordato l’importanza della presenza della scuola nei paesi, definendola presidio di legalità, e ha sottolineato quanto sia fondamentale praticare gentilezza e rispetto ogni giorno. La Pace come scelta quotidiana, come voglia di stare bene insieme, di accogliere, di capirsi “senza se e senza ma”. Un lavoro lungo un anno, nato tra riflessioni in cerchio, parole scambiate a cuore aperto, incontri preziosi con l’associazione “Amici di Nico”, e poi trasformato in racconto, in musica, in canto, in sogno. E se la guerra, per loro, è sentirsi soli, non ascoltati, messi da parte… la pace è l’opposto: è sentirsi a casa, anche con chi è diverso. Poi via, via le sedie: spazio al movimento, al gioco, alle mini olimpiadi. Una staffetta di emozioni tra IV e V, dove nessuno correva per vincere, ma per divertirsi insieme. Perché lo hanno detto chiaramente: giocare è imparare a rispettarsi, e lo sport, come le vere Olimpiadi, può unire invece che dividere. Un grazie speciale alle famiglie, per la loro presenza costante, il loro sostegno discreto ma fondamentale, e per il prezioso contributo dato durante tutto l’anno scolastico e nell’organizzazione di questo giorno speciale. È anche grazie a loro se questo ambiente è stato vivo, sereno e aperto fino all’ultimo giorno. A chiudere, le parole della dirigente scolastica, Luisa Cascione, che più che un discorso ha dato una carezza: “Avete vinto tutti. Non smettete mai di sognare, solo chi sogna può volare. La pace è per la strada. E questo ambiente, grazie a voi tutti, è stato perfetto fino all’ultimo giorno". Un giorno che non è stato solo una fine, ma un inizio. Perché chi ha imparato a “giocare alla pace”, sa già come costruirla davvero.



