Giancarlo Vallone dona alla Città di Galatina la Biblioteca di famiglia

Si tratta di circa 25000 o 30000 volumi fra cui il prezioso fondo dantesco curato dal padre Aldo Vallone e un insieme di opere classiche di medicina, dal 1500 al 1800, appartenute ai medici Vallone

L'11 luglio 2025, Giancarlo Vallone, professore dell'Università del Salento, ha manifestato l'intenzione di donare al Comune di Galatina, "perché la custodisca nella Biblioteca comunale 'Pietro Siciliani' in unità d'insieme, senza smembramenti e dislocazioni plurali, la biblioteca della famiglia Vallone".
Il 18 luglio la Giunta comunale, con apposita delibera, ha deciso "di formulare atto di indirizzo alla Direzione Urbanistica e Attività Produttive e alla Direzione Programmazione Strategica e Lavori Pubblici – ciascuna per le proprie competenze - per preordinare gli atti e le azioni occorrenti ad intervenire nei tempi brevi alla organizzazione degli spazi e degli allestimenti ed impianti necessari ad accogliere la biblioteca proposta in cessione attraverso conferimento di apposito incarico a professionista esterno, ovvero attraverso le procedure che le stesse Direzioni riterranno di attivare".
 "Si tratta di circa 25000 o 30000 volumi (non c'è inventario) -ha scritto nella sua nota Giancarlo Vallone- di estrema compattezza perché espressiva dell'intera storia della letteratura italiana dalle origini al Novecento, e selezionati con cura metodica e competenza scientifica riconosciuta.
Sono presenti, nei fondi più importanti, tutte le principali raccolte di testi letterari, come gli 'Scrittori d'Italia' della casa editrice Laterza, la 'Collezione di opere inedite e rare' e gli 'Opuscoli inediti o rari dei sec. XIV e XV' della Commissione dei testi di lingua e così via. La critica letteraria, relativa ai testi letterari dalle origini al Novecento è presente con tutti i testi dei maggiori critici italiani e stranieri".
 "Di particolare importanza -ha evidenziato il professore- è il fondo dantesco e di storia letteraria medievale, che è stato il fondo più direttamente legato agli interessi di Aldo Vallone (padre di Giancarlo e uno dei più grandi dantisti italiani e stranieri del secolo scorso, ndr), con tutte le più significative edizioni delle opere di Dante, la critica dantesca nell'interezza della sue più importanti opere, un insieme di testi di bibliografia dantesca e una raccolta importante dei cd. 'commenti antichi' e la serie completa delle riviste di studi danteschi italiane e straniere: può essere considerato, questo, il fondo dantesco più importante delle raccolte private in Italia.
Indico ancora una collezione delle riviste letterarie più importanti del Novecento, una raccolta di testi di letterature straniere e di estratti, e una notevole sezione di letterature classiche, latina e greca, con molti testi delle maggiori collezioni: la Teubner, Les Belles Lettres, la Loeb, e la collezione di testi dell'Accademia nazionale dei Lincei.
Ha rilievo, per il fondo antico, un insieme di opere classiche di medicina, dal 1500 al 1800, appartenute ai medici della famiglia Vallone".
Su una piccola targa di marmo, in via Siciliani, si legge 'Casa di Dante': è il luogo in cui è custodita la Biblioteca Vallone. 
In quel luogo sono passati tanti studiosi: Galasso, Ajello, Spadolini, Giarrizzo, Maffei, Cortese. In quelle sale zeppe di volumi hanno visto la luce tante iniziative: redazioni di giornali e di riviste. 
"Per me è un grande dolore privarmi della nostra biblioteca -confida Giancarlo- ma mi consola il fatto che ne potranno beneficiare tutti".
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Giancarlo Vallone