Colacem Galatina, presentato il rapporto di sostenibilità

Colacem Galatina, presentato il rapporto di sostenibilità

“La sostenibilità è un fatto culturale, non si compra al mercato e deve essere coniugata alla sicurezza. Ad esse vanno associate la trasparenza, il rispetto delle persone e dell’ambiente ma anche un conto economico sano” che garantisca le risorse necessarie “per occuparsi di tutti questi temi e per fare formazione”.
Fabrizio Pedetta, direttore generale, introduce così il quattordicesimo “Rapporto di sostenibilità” della Colacem. Le 134 pagine scaricabili dal sito istituzionale rappresentano “un documento che racconta le attività dell’azienda da un punto di vista economico, sociale ed ambientale” -spiega Massimiliano Pambianco, responsabile della comunicazione- lo costruiamo intervistando i nostri stakeholder, i così detti portatori di interessi, i nostri clienti, i fornitori, le istituzioni pubbliche, le associazioni sul territorio, le comunità locali.
Stendiamo il rapporto una volta all’anno ma in realtà noi li ascoltiamo tutti i giorni. L’azienda non è un corpo a sé ma è inserita all’interno di un sistema fatto di relazioni e, se vuole essere sostenibile, deve essere utile soprattutto per i propri stakeholder. Fra le richieste di quest’anno particolarmente significative sono quelle relative all’economia circolare, alla sicurezza e all’innovazione”.   
Come fate da un punto di vista tecnico a rispondere a queste domande ma soprattutto a rispettare gli impegni con l’Europa? Chiede Francesca Baraghini, giornalista di SkyTg24 e conduttrice dell’incontro di questa mattina nella sala convegni dello stabilimento di Galatina.
“Chiaramente il processo di produzione del cemento è un processo energivoro perciò lavoriamo in questo settore per ottenere i migliori risultati possibili -assicura Pier Federico Baldinucci, direttore tecnico dell’azienda eugubina.  
“Siamo convinti -dice- che la miglior fonte di energia alternativa è il risparmio energetico. Dietro ad un sacchetto di cemento c’è una tecnologia importante che magari non viene percepita. La direzione tecnica del nostro gruppo è composta da una cinquantina di persone la maggior parte delle quali sono ingegneri, chimici, geologi.
Negli ultimi anni abbiamo ottenuto molti successi nel campo del risparmio energetico e partecipiamo alla sperimentazione sul risparmio di CO2. Stiamo lavorando comunque su tutta la catena di produzione del cemento dall’estrazione della materia prima fino alla consegna del calcestruzzo in cantiere”.
“L’impianto di Galatina è considerato fra i più moderni che abbiamo in Italia e questo è il risultato di un’attività di rinnovamento iniziata già molto prima che la norma lo imponesse -sottolinea Gaetano Cafaro, direttore dello stabilimento di via Corigliano. A Galatina negli ultimi tre anni abbiamo fatto tre interventi che riguardano la sicurezza, l’ambiente e l’efficientamento energetico: abbiamo installato un filtro ibrido in sostituzione di quello elettrico grazie al quale oggi emettiamo un decimo di polveri rispetto a quello che la legge impone (1mg/mc); abbiamo inserito un quinto stadio sulla torre razionalizzando il recupero dei gas caldi provenienti dal forno ed infine abbiamo coperto il carbonile automatizzando l’estrazione del combustibile. L’uomo non viene più a contatto con il carbone”.
“La centralità delle risorse umane in Colacem rappresenta un elemento fondante -sottolinea Massimo Angeli, responsabile del settore- la nostra azienda, nonostante abbia ormai una dimensione internazionale ha mantenuto un rapporto di tipo familiare con i suoi 902 dipendenti. Siamo convinti che chi lavora con noi deve avere opportunità di crescita non solo professionali ma anche personali”.
Il modello viene dai fondatori a partire da Pasquale Colaiacovo, decano e presidente del Cda. Carlo, Francesca e Ubaldo Colaiacovo con Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, sono intervenuti, in mattinata, attraverso un video preregistrato.

Oltre ai giornalisti erano presenti Loredana Capone,  del Consiglio regionale, Sebastiano Leo, assessore regionale al lavoro, Donato Metallo, presidente della VI commissione regionale.
Erano assenti i sindaci del territorio ad eccezione di quello di Sogliano Cavour rappresentato dal vicesindaco.