“Schiavo” di una pastiglia

Non mi capacito di veder sfumare così la mia vita, la mia giovane vita. È come se fossi costantemente sotto esame. Di esami ne ho fatti (all’università), ma ora sono quelli clinici che mi fanno salire l’adrenalina e sperare che tutto vada per il meglio…quantomeno che non ci siano nuove “sorprese”. Eppure di sorprese, in questi ultimi due anni, ne ho avute e non poche; e allora mi domando: è solo l’inizio? Ho le braccia ormai deboli, di continuo sottoposte a prelievi ematici per scongiurare l’aggravamento della malattia. Accertamenti che non avevo mai pensato di dover fare.