Gentile direttore, in questi giorni sulla stampa locale, anche galatina.it, e sui social si è tanto pubblicizzato l'incontro di alcuni politici con i responsabili del settore tecnico in merito alla riqualificazione delle aree verdi "Bersaglieri" e "Falcone/Borsellino".
Da questo incontro si evince quanto l'amministrazione e parte dell'opposizione abbiano a cuore la salute delle piante e dei cittadini che vivono quelle aree.
"In particolare, è stato ribadito che ogni albero, ogni pianta saranno tutelati e saranno rimossi solo gli alberi d’alto fusto ritenuti veramente pericolosi e dannosi."
A questo punto ho cominciato a farmi un po' di domande, chi come me è nato e vissuto in quella zona (Sant'Antonio) sa benissimo che le piante ad alto fusto presenti, alberi di pino, di carrubo sono tutti pericolosi e pericolanti, alcuni di essi negli anni passati sono caduti o sono stati tagliati perché pericolosi.
Pertanto mi viene da pensare che la maggior parte di queste piante verrà abbattuta, allora perché tanta propaganda?
In merito alla salute dei cittadini, mi sono tornati in mente tanti ricordi di quelle zone, soprattutto per la "Villetta dei Bersaglieri". Su quel luogo, dove nei primi anni '80 è nato lo spazio verde esisteva una "cava" per l'estrazione della pietra, per tanti di noi ragazzi "nati sulla cava" era un luogo di ritrovo e di gioco.
Il compianto Sindaco On. Beniamino De Maria, in una mattina assolata d'estate, promise a tutti noi bambini/ragazzi che abitavamo quella zona, durante un sopralluogo, che avrebbe realizzato un bellissimo parco con al centro la statua di SANT'ANTONIO e nel terreno attiguo giochi per bambini, da lì a poco il parco fu realizzato ma, al posto del Santo fu collocata, nel 1990, la statua del Bersagliere e dei giochi nessuna traccia ed ancora oggi il terreno è li abbandonato.
Abbiamo vissuto la messa in sicurezza di quella cava e il suo riempimento. E' stata affogata con "di tutto e di più", dalle vecchie auto e camion, da macchinari dismessi dalle grosse fabbriche, da materassi, da fusti di ogni genere, da versamento abusivo di liquami e da veramente tanto altro materiale.
A memoria non ricordo che questo materiale sia stato spostato in altro sito.
Ora la mia riflessione mi porta a pensare che i politici e i tecnici impegnati nell'incontro, non abbiano vissuto e non siano stati informati sulla fase di riempimento della cava e dunque non si siano posti il problema che, probabilmente, quell'area oggi andrebbe bonificata o tantomeno eseguire dei test bio/chimici, come previsto dalle normative, prima di qualsiasi altro intervento, tutto questo per la salute dei cittadini.
Sicuramente la bonifica di un sito del genere avrà i suoi costi, ma, se ci teniamo tanto alla salute dei cittadini, lo dobbiamo fare partendo anche dal sottosuolo.
Cordiali saluti.
Villetta 'Bersaglieri', bonificare la vecchia cava sottostante?
