Proseguono le attività nei 113 beni culturali aperti straordinariamente nel leccese. Alcuni sono monumenti famosi in tutto il mondo, ma ci sono anche luoghi e opere che si rivelano al visitatore come vere e proprie perle, poco conosciute, autentici capolavori dell’arte e dell’architettura inseriti in paesaggi straordinari e ambienti meravigliosi. Sono i grandi e piccoli tesori – castelli, cattedrali, chiese, musei, aree e parchi archeologici, centri storici – inseriti nel progetto Puglia Open Days, alla sua quarta edizione, promosso dall’Assessorato Regionale al Turismo e attuato da PugliaPromozione, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, la Conferenza Episcopale Pugliese, l’ANCI Puglia e l’Unpli Puglia.
Ogni sabato sera in Puglia l’arte fa lo straordinario grazie a un fittissimo programma di attività e visite guidate che coinvolge oltre 280 beni culturali, comprendenti i tre luoghi pugliesi dichiarati dall’Unesco patrimonio dell’Umanità (Castel del Monte, i trulli di Alberobello e il santuario di Monte Sant’Angelo) e 108 centri storici, dalle località più note ai borghi meno conosciuti.
A luglio in 50mila hanno partecipato alle attività di Puglia Open Days, e in provincia di Lecce in circa 16mila hanno scelto di scoprire il patrimonio culturale della provincia, che comprende oltre 113 siti e beni culturali, di cui 33 chiese, abbazie, basiliche (fra cui quella di Santa Caterina a Galatina) e cattedrali, 16 Musei e Pinacoteche, 5 aree archeologiche, 7 palazzi e dimore storiche, 5 castelli, 5 siti ipogei, 3 ecomusei, 2 biblioteche e archivi, 1 teatro storico e 35 centri storici, in 44 Comuni.
“Dobbiamo provare a raccontare le bellezze naturali ma anche le nostre tradizioni e le nostre culture ragionando sul fatto che, sicuramente, la cultura, che è valore in sé, che ha prospettive educative e crea cittadinanza attiva, è anche strumento per costruire reddito, per consentire ai territori di crescere economicamente. Abbiamo bisogno - spiega Gianni Liviano, assessore all'Industria turistica e culturale della Regione Puglia - di ragionare su nuove prospettive di sviluppo. E il successo riportato dalle attività Puglia Open Days testimonia come questo modo di intendere il turismo paga, perchè è l'offerta turistica che si fa bellezza e che produce economia per i territori interessati. Narrare e raccontare le proprie bellezze in modo che si possa dire: è bello venire in Puglia”.
Nella top ten dei beni più visitati in Puglia figurano il Duomo e la Basilica di Santa Croce a Lecce, il Polo Museale di Gallipoli, l’Acquario del Salento a Santa Maria al Bagno, la Cattedrale di Nardò, oltre al Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo, alla cattedrale dell’Assunta di Ostuni, alla Basilica di San Martino a Martina Franca, al Teatro Petruzzelli, al Castello di Trani, al Castello Svevo di Bari e alla Taranto Sotterranea e ai Trabucchi a Vieste.
Da parte dei turisti, soprattutto stranieri, si evidenzia la voglia di visitare i piccoli borghi, alla scoperta dell’autenticità e dell’ospitalità pugliesi. Tra i dieci centri storici più visitati in Puglia ci sono i centri storici di Lecce e Giuggianello (con apertura del Museo della civiltà contadina), oltre a quelli di Laterza, Sant’Agata di Puglia, Bari, Mesagne, Castellaneta e Gravina in Puglia, Apricena, Oria,Manduria e Mottola, Monte Sant’Angelo.
Castelli e cattedrali suscitano, poi, sempre un grande fascino e un forte richiamo. Rilevante l’affluenza anche ai castelli di Copertino, Acaya, a Lecce al castello Carlo V e a Palazzo Vernazza animato da “Trip-viaggio nel Salento tra santi e fanti”, al Santuario di Leuca, al Museo della Memoria e dell’Accoglienza a Santa Maria al Bagno, al Museo Civico Messapico di Alezio, al Museo della Civiltà Contadina e della Cultura Grika e al Museo di Storia naturale di Calimera, alle chiese confraternali di Gallipoli, all’Ecomuseo di Vereto e al monumento megalitico delle Centopietre a Patù, al Museo civico della Civiltà contadina a Giuggianello, ai centri storici di Galatina, Nardò, Otranto e Poggiardo.
Ad agosto il viaggio continua con una particolare attenzione alle famiglie, con attività pensate per i piccoli turisti. Con Puglia Open Days for Kids i centri storici e i beni culturali diventano più ospitali e a misura di bambino, grazie a laboratori didattici, spettacoli, visite guidate tematiche. In programma le visite guidate per bambini a Lecce, Galatina, Gallipoli, Nardò, Otranto e Tricase. Si gioca con la storia, l’arte nel Castello Carlo V e nel Museo Storico (MUST) di Lecce e nei castelli di Castro e Corigliano d’Otranto, dove sono previsti laboratori didattici. E con i trek urbani per bambini “Trek on the clock” si scoprono storie, tradizioni, sapori e folklore del territorio salentino.
L’1 agosto al Parco dei Guerrieri a Vaste si è simulato uno scavo archeologico, l’8 agosto a Sternatia si imparano i rudimenti della lingua grika; il 15 agosto a Melpignano si va sui passi e suoni della pizzica in preparazione del Concertone; il 22 agosto a Giurdignano si scoprono i riti di iniziazione preistorici e il 29 agosto a Serrano si costruisce un orologio.
Con Puglia Open Days c’è anche un altro appuntamento con l’arte. In occasione della kermesse “Itinerario-danza” della compagnia Balletto del Sud, diretta da Fredy Franzutti, è possibile scoprire gratuitamente i centri storici e i loro tesori, prima dell’inizio degli spettacoli, con visite guidate alle ore 20,00 dal botteghino. La rassegna prevede “Sheherazade e le mille e una notte” il 6 agosto a Galatone , il 7 agosto a Lecce, il 21 agosto a Tricase, il 27 agosto a Ugento, il 31 agosto a Squinzano e il 5 settembre a Campi Salentina; l’8 agosto “Maree” a Carmiano, il 16 agosto “Il lago dei cigni” a Lecce, il 25 agosto “Che ieri m'illuse, che oggi t'illude” a Gallipoli, il 29 e 30 agosto “Fedra: l'ossessione del desiderio” a Lecce.
Fedele compagna di viaggio è la comoda cartoguida tematica. Può essere ritirata presso la rete degli uffici di informazione e accoglienza turistica, sempre più capillare grazie alla collaborazione con i Comuni, anche con il supporto dei Gruppi di Azione Locale (GAL) e dei Sistemi Ambientali e Culturali (SAC) della Puglia;una grande Rete regionale, quella degli Uffici IAT di Puglia, in cui si possono ricevere dettagli sulle attività ed è possibile prenotare alcuni servizi. Inoltre, aggiornamenti sempre disponibili sul sito internet www.viaggiareinpuglia.it e dai profili sui principali social networks. Infine, è anche possibile raccontare la propria esperienza in Puglia con immagini, video e post da condividere con hashtag #PugliaOpenDays.
E la campagna pubblicitaria di promozione della destinazione, dedicata al patrimonio culturale ed artistico della regione, racconta in tutta Italia che, con Puglia Open Days, in estate l’arte fa lo straordinario.