Profanata a Galatina la chiesa del 'Collegio'

Profanata a Galatina la chiesa del 'Collegio'

I pesanti candelieri di ottone sistemati in ordine ed in bella vista sull’altare maggiore, il messale sul leggio collocato nell’angolo sinistro della mensa, due calici pieni di vino al centro della stessa, i fazzoletti e le ampolline sul lato destro, la mezzaluna portacandele (usata solo per la festa della Madonna Immacolata) collocata al suo posto: è quello che il confratello addetto alla chiusura della chiesa del ‘Collegio’ a Galatina ha trovato alle ore 12:30 di sabato scorso. Non ci sarebbe stato nulla di strano se non fosse che, alle ore 7 dello stesso giorno, Leuccio aveva aperto, come ogni giorno, la chiesa ed aveva lasciato l’altare spoglio e disadorno. Gli armadi in sagrestia erano regolarmente chiusi e custodivano tutti gli oggetti di culto che, invece, dopo cinque ore e mezza, si trovavano sull’altare. Chi li aveva spostati? Chi aveva riempito di vino i calici? Un altro mistero era costituito da una piccola pozza di liquido sul pavimento nei pressi degli stipi. Era l'acqua che viene utilizzata per la consacrazione o altro?
Ripresosi dall’iniziale smarrimento il confratello ha avvertito don Antonio Santoro, rettore dell’arciconfraternita. Il primo pensiero del sacerdote, accorso sul luogo, è stato quello di andare a controllare se le ostie consacrate erano al loro posto. Ha cercato la chiave del tabernacolo, la cui porticina era chiusa (segno che l’Eucaristia era ancora al suo posto), ma non l’ha trovata. Chi aveva addobbato l’altare, probabilmente, l’aveva presa dall’armadio in cui era custodita ma non aveva capito che cosa aprisse.
Le cassette delle elemosine apparivano integre. Da un primo controllo non sembrava mancasse nulla di ciò che si trovava in chiesa ma il Parroco si riserva di fare ulteriori controlli. L'Immacolata, intanto, anche su consiglio di monsignor Donato Negro, arcivescovo di Otranto, rimarrà chiusa. Quando la notizia di quanto accaduto si è diffusa fra i fedeli (domenica don Antonio l’ha data dal pulpito della Madonna della Luce per spiegare come mai al ‘Collegio’ non venisse celebrata la messa) qualcuno ha subito pensato a possibili culti sacrileghi ma il rettore si limita a parlare solo di una “profanazione” del tempio dedicato a Santa Maria della Grazia.
Sul fatto stanno indagando gli uomini del Commissariato della Polizia di Stato di Galatina, diretti dal vicequestore aggiunto, Giovanni Bono.