Galatina esclusa dal finanziamento intercettabile grazie ai fondi del PNRR previsti per l’istituzione di Ospedali e Case di comunità? Galatina Altra, interviene sulla questione con una lettera aperta che rimarca e dà ulteriore linfa all’azione già intrapresa dal dottor Antonio Antonaci, candidato sindaco al Comune a capo di “Progetto per Galatina”. “Galatina Altra, si caratterizza per il sempre propositivo spirito con il quale prova ad approcciare qualunque problematica; il compito che ci siamo dati, da più di tre decenni, è quello di armonizzare e, soprattutto, scongiurare “vuoti di memoria” e, pertanto, in questo preciso momento, non possiamo che invitare chiunque possa farlo a mettersi in moto affinché anche il nosocomio galatinese rientri finalmente in un progetto di riqualificazione.
Occorre muoversi senza indugio, sfruttando l’opportunità dei fondi del PNRR, con un’azione sinergica che vada oltre le imminenti sfide elettorali. E, in questo quadro, se è giusto e doveroso che il Sindaco, Marcello Amante, massima autorità sanitaria cittadina, si attivi presso la direzione generale della Asl di Lecce, è altrettanto vero che la d.ssa Sandra Antonica - aspirante alla carica di primo cittadino e militante del maggior partito di governo regionale – debba rivolgere un vigoroso sollecito al Presidente della Regione Michele Emiliano, suo referente politico diretto.
Per parte nostra, siamo solo costretti ad osservare e constatare amaramente che, in questi anni, sia il nostro Sindaco, ma soprattutto la d.ssa Antonica – già vice segretario regionale del partito di Emiliano e oggi finalmente risvegliatasi – non abbiano forse ritenuto di considerare seriamente la possibilità di concreta ed effettiva riqualificazione del nostro ospedale.
Al contrario, anno dopo anno, abbiamo assistito inermi ed impotenti al progressivo depotenziamento del nosocomio galatinese, con inesorabile perdita di reparti e servizi, ma soprattutto con ricadute negative sulla risposta sanitaria pubblica ai bisogni del territorio e sempre più frequente ricorso alla sanità privata.
Sarebbe, altresì, interessante ed auspicabile confrontarsi con gli assessori regionali Delli Noci e Leo, di norma assai presenti sul territorio, e, ancor più ovviamente, di questi tempi, per comprendere come mai il Santa Caterina Novella sia stato demolito senza un’idea o una proposta alternativa di rimodulazione o riprogettazione dei servizi sanitari sul territorio.
In tanti, negli ultimi anni, hanno attentato alla “salute” di Galatina e al bacino di utenza del nostro Ospedale e, del resto, gli intendimenti demolitori si erano già compresi durante la campagna per il rinnovo del consiglio regionale, se è vero che nessuno dei candidati, pure da noi sollecitato, ha avuto il coraggio e l’interesse a farsi una passeggiata, neppure per mera curiosità, presso il nostro Ospedale, già allora moribondo.


