Il tempo passa e, oltre alla Primavera, anche le elezioni amministrative galatinesi si avvicinano. Accade così che ogni giorno si registrano nuovi posizionamenti politici sia di gruppi di persone associate sia di singoli futuri candidati (si presume). Oggi è la volta del movimento "Liberi di" il cui vicepresidente è Donato Lattarulo e di Noel Alberto Vergine. Entrambi sono molto critici nei confronti dell'amministrazione uscente. Nessuno dei due indica esplicitamente con quale candidato sindaco si schiererà ma, nel caso di Vergine, la scelta implicita è per chi porta il suo stesso cognome.
"Come riportato da alcune testate giornalistiche, da qualche settimana il nostro Movimento Civico “LIBERI DI” -scrive Lattarulo- ha aperto un tavolo di confronto con il Sindaco uscente ed alcuni suoi delegati su tematiche e problemi riguardanti la nostra città. Su questo tavolo abbiamo ribadito le varie istanze cittadine, da noi raccolte negli anni e più volte denunciate nei nostri comunicati, per cercare di capire se ci potesse essere un punto d’incontro e la volontà politico-programmatica da parte di questa amministrazione alla risoluzione delle stesse. A distanza ormai di quasi un mese, perso tra innumerevoli incontri con vari esponenti dell’amministrazione, è indubbiamente emersa una situazione a nostro parere altamente confusa e priva di una linea d’azione uniforme nel loro interno. Prendiamo atto quindi della manifesta incapacità politica del Sindaco Amante e dei suoi più stretti collaboratori di costruire relazioni basate su contenuti e visione del futuro della città".
"A seguito degli ultimi accadimenti sulla scena politica galatinese -fa sapere, invece, Alberto Vergine- ho deciso di aderire ad un nuovo progetto politico. Direzione Futuro è il naturale proseguimento di un proposito politico civico partito nel 2017 e che avrebbe dovuto portare a Galatina una marcia in più ed un esempio di amministrazione come quella neretina degli ultimi anni. I risultati però sono sotto gli occhi di tutti. La mancanza di condivisione delle scelte, una mancanza continua di visione politica e di metodo, hanno portato a Galatina e le sue frazioni una situazione di stallo dalla quale dobbiamo uscire al più presto. Una scelta decisa e consapevole, volta a replicare quello che i giornalisti (galatina.it, ndr) hanno ribattezzato come “Il metodo Mellone”. Un modo di amministrare che premia il merito e punta su professionalità e visione politica per far crescere il territorio, esattamente come è successo a Nardò. Perchè, dunque, non replicare il metodo per Galatina, Noha, Collemeto e Santa Barbara? A scanso di equivoci e come ben dicono i vertici del movimento, una cosa deve essere chiara e senza fraintendimenti: Galatina non è Nardò. Galatina, con le sue tante professionalità e con le peculiarità che la contraddistinguono, con il suo personale politico, è unica nel suo genere ed ha tutte le carte in regola per risollevarsi. Direzione futuro, con l'ausilio della esperienza amministrativa del Sindaco Mellone e del suo staff, intende “esportare” una metodologia di gestire la cosa pubblica che ha portato Nardò a tornare la Città viva e ben gestita che era. Questo progetto politico è volto proprio a questo. Riportare Galatina ad essere il punto di riferimento politico e la Galatina che tutti noi ricordiamo. Una Città rigogliosa e fiorente e che, insieme alle fondamentali frazioni, abbia al centro una ben delineata posizione di forza all'interno dello scacchiere geopolitico regionale e nazionale. Possiamo farcela. Dobbiamo farcela. Ora e qui".
Elezioni a Galatina e nuovi posizionamenti
Donato Lattarulo e Alberto Vergini molto critici con l'amministrazione uscente
