'Piazza Fontana nessuno è Stato'. L'incontro del Liceo Scientifico con Fortunato Zinni
Un auditorium avvolto in uno silenzio quasi irreale, pieno di ragazzi anche loro in profondo silenzio. Una sola è la voce che si sente: profonda, toccante, che, con un flusso ininterrotto di parole, racconta una storia. Una voce che a volte si alza di tono e diventa sconvolta, urlando pensieri gravi e indignati, e che altre volte appare quasi sommessa, e sussurra un dolore indicibile come quello che può provare solo chi certi orrori li ha vissuti.