A proposito di politica...perchè non si mangia?

A proposito di politica...perchè non si mangia?

Leggendo la lettera di lamentela della madre-lavoratrice sulle problematiche create dalla diversità di data inizio tra la scuola e quella del servizio mensa scolastica si è colti dallo sconcerto. Il leggendario Antonio De Curtis, in arte Totò, diceva. "A proposito di politica...che si mangia?" Nello specifico, invece, ci sta da dire: "A proposito di politica... perché non si mangia?" Hai voglia a predicare che le morti hanno ormai di gran lunga superato le nascite e che la popolazione italiana invecchia sempre di più e che bisogna fare più figli. Se queste sono le politiche che vengono adottate per incentivare le nascite bisogna concludere che necessariamente tanto mi deve dare tanto.
Ciò che, poi, sgomenta è la risposta fornita per giustificare la scelta fatta e che non essendo stata smentita si suppone provenga dagli ambienti politico-amministrativi. "Soltanto dieci giorni in più di mensa, si legge, graverebbero sulle casse comunali di circa 8.000 euro e non ci stanno. Lungi da me polemizzare con l'attuale amministrazione perché alcune scelte vengono da lontano e sono perpetrate e consolidate negli anni.
Bisogna dire, però, che anche nell'attuale più che differenziarsi sembra ci si stia adattando ed in alcune situazioni ci si stia mettendo anche del proprio. Ho cercato, pertanto, di scartabellare un po' di carte per acquisire un po' di dati da sottoporre a me stesso ed agli amici lettori per rifletterci su tutti insieme e per cercare di capire il perché di certe scelte.
Ve li sottopongo senza alcun commento. Il 26 Giugno con delibera di Giunta n. 42 viene approvato un contributo di 8.000 euro a favore dell'Associazione "Balletto del Sud". Uno spettacolo di danza in piazza. Sempre a Giugno viene approvata una delibera con cui vengono stanziati 9.000 euro per portare 45 bambini alle colonie estive; la stessa cifra, anzi un po' meno, avrebbe assicurato il servizio mensa per 10 giorni a 600 bambini.
E' stato successivamente approvato il soggiorno-vacanza per gli anziani per una cifra che negli anni passati è stata quantificata in 30.000 euro, pertanto dovremmo ritrovarci sulla stessa cifra.
Con la delibera n. 81 sono stati assegnati 12.400 euro da suddividersi rispettivamente tra: J love 80 per 1000 euro; 4.000 per le Corti a mezzanotte; 2500 per la Notte della Taranta ed il resto per Stream Fest.
Capitolo feste patronali: 14.000 euro di contributo alla Chiesa Madre di Galatina ; 4.000 euro a quella di Collemeto e 4.000 a quella di Noha.. Totale 22.000 euro.
In concomitanza con la festa patronale a Galatina mentre la Provincia, la Camera di Commercio ed i rappresentanti del capitale privato hanno alzato le mani in aria, l'Amministrazione Comunale di Galatina le ha abbassate per metterle nelle tasche dei cittadini per finanziare in proprio con 25.000 euro i costi della Fiera Campionaria. Continuano a chiamarla ancora così!
Un discorso a parte meritano i Concerti del Chiostro. Il costo della manifestazione è stimato dagli organizzatori in 87.600 euro e per tale cifra chiedono contributo. La Regione Puglia ha partecipato con 33.000 euro i restanti 54.680 euro con delibera n.97 del 31 Luglio se li accolla il Comune di Galatina dei quali 22.600 sono imputati nel capitolo " Personale, utenze, manutenzione" (?) gli altri 33.000 sul capitolo "Manifestazione assistite da sponsor" . Si saprà poi che lo sponsor è la Colacem.
Le spese per il costo totale della manifestazione è quindi tutto coperto nel 64% circa da capitale pubblico ed il restante da sponsor scelto dal Comune.
L'ingresso per assistere ai concerti è a pagamento. Il costo del biglietto oscilla dai 10 ai 15 euro.
Cambiando campo si evince poi dalla relazione previsionale e programmatica redatta dal responsabile del Dipartimento di Ragioneria che il Comune di Galatina gestisce  il patrimonio immobiliare comunale. Ha, infatti, affittato in via Umberto I un locale alla ditta Impianti srl per un canone annuo di 511 euro ossia circa 42 euro al mese. Sempre in via Umberto I un altro immobile comunale è affittato alla ditta Serim con un canone mensile di euro 104 circa, per complessivi 1.258 euro annui.
A Collemeto, invece, per 1.167 euro annui , circa 97 mensili, è affittato un immobile comunale alle Poste per la sede del loro ufficio postale. Ho volutamente tralasciato tante altre cose scarsamente significative come i tanti altri contributi a favore di varie manifestazioni di associazioni ed enti vari con contributi che non hanno superato i 500 euro come la caccia al tesoro, il tour in bicicletta , la fiera del fischietto, altre feste religiose etc, etc...
Dopo quanto evidenziato dalla lettera della madre-lavoratrice credo siano questi i dati su cui soffermarci a riflettere e farne tesoro conoscitivo per quando ci si recherà alle urne per premiare o bastonare chi ci ha governato.
Soltanto pochi mesi fa gli elettori hanno bocciato per molti di questi motivi la Giunta Coluccia.