Libri

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Sono appassionato di libri scritti bene, dove il godimento della lettura è sinuoso ma continuo, dove non devi chiederti se stai perdendo tempo, dove magari di personaggi ce ne sono sì, anche tanti, ma ognuno ha un nome e un qualcosa. Sono appassionato di libri legati alla vita vera come quei quadri che talvolta vedi, pieni di colori lavorati con il chiaroscuro delle cose ove l’occhio s’imbatte nel dubbio della quiete. Sono avido di libri di scrittori che scopro io magari che pochi conoscono tanto che mi piace poi raccontarli e parlare anche dell’autore perché ho sbirciato curiosamente la nota biografica. Sono avido di parole trattate bene, che messe sulla carta dipanino un intreccio gradevole, nuovo, che ti faccia pensare al vecchio quando alzi la testa dal libro e ripensi al tuo passato. Amo i libri leggeri, non tanto o non solo nel peso ma anche nella circostanza e nel lieve delirio che li sottende. Sono pazzo per la scrittura che unisce tempi e modi, impastandosi di presente e passato, bevendosi la letteratura con rispetto e servendo l’idea con una certa dolcezza educata che trasuda gratitudine. Sono felice quando leggo un libro vivo, che entra nella mia giornata e mi sta vicino, quando illumina le sale d’attesa o il grigio dei tram e poi delle ore di metrò o di treno, magnificando le rotaie: benedette siano, Auschwitz a parte. Intravedo qualcosa di bello in certi libri scritti bene che mi fanno quasi immaginare di essere stato io a pensarli, di notte, mentre facevo un bel sogno, senza alcuna invidia.