Un cinquantacinquenne galatinese, il 10 Gennaio scorso, aveva raccontato agli uomini del Commissariato di via Salacino a Galatina di essere stato avvicinato nella serata precedente da una donna nella piazza San Pietro e Paolo che, zoppicando, gli aveva chiesto di essere accompagnata in una pizzeria del centro. Salita a bordo del veicolo, la donna si era offerta per un rapporto sessuale e, dopo avere nettamente rifiutato, il malcapitato l'aveva fatta scendere dall’auto, avvedendosi subito dopo di essere stato derubato del proprio telefono cellulare che stava appoggiato sul cruscotto dell’auto.
Il modo di operare della donna appariva da subito del tutto simile ad un analogo furto avvenuto il 27 novembre scorso, in danno di un 70enne galatinese, che era stato avvicinato, sempre a Galatina, da una donna che, con un pretesto, aveva chiesto un passaggio. Una volta salita in auto, la donna aveva cominciato a conversare con il 70enne convincendolo ad andare insieme a Porto Cesareo per una passeggiata. In quella località si era fatta accompagnare davanti ad alcuni negozi dove aveva effettuato alcune spese.
Durante una di queste soste, l'anziano galatinese si accorgeva che dalla borsa della donna, era caduta una tessera e raccogliendola si era reso conto che si trattava della propria carta di credito. Subito dopo la donna era risalita in auto, questa volta senza aver acquistato nulla e si era fatta riaccompagnare a Galatina. Insospettito da quanto accaduto, l’uomo si era recato presso uno sportello bancomat per effettuare un estratto conto e per sincerarsi che fosse stata solo una casuale coincidenza. A quel punto si era accorto che dal portamonete mancavano 100 euro e con la sua carta di credito erano state effettuate diverse spese. L'ammanco totale era di 1.485 euro.
Il giorno successivo l’uomo che aveva dato il suo numero cellulare alla sconosciuta, durante il tragitto verso Porto Cesareo, aveva ricevuto alcune telefonate dalla donna che gli chiedeva altri incontri.
Dal cellulare da cui era stato contattato la Polizia era risalita ad un intestatario incensurato che, tuttavia, risultava essere stato più volte controllato in compagnia di una pluripregiudicata per reati contro il patrimonio.
Entrambe le vittime, che avevano fornito comunque dettagliata descrizione della donna, attraverso un riconoscimento fotografico hanno permesso l'identificazione di una 47enne leccese, già denunciata per altri quattro analoghi episodi.
Accusata di avere adescato e truffato due anziani galatinesi, 47enne leccese identificata dalla Polizia di Galatina
