Denunciati due sub per aver raccolto circa 8000 ricci nella zona marina protetta di Porto Cesareo

Nonostante gli ormai noti divieti di prelevare e praticare la raccolta dei ricci di mare, le attività illegali contro tale normativa non sembrano volersi fermare. Alle prime luci dell’alba del 15 marzo 2024, i Carabinieri della Stazione di Porto Cesareo, hanno sequestrato a due pescatori salentini circa 8000 ricci. I militari avevano notato delle luci provenire dai fondali nella zona “C” dell’Area Marina Protetta. Insospettiti, hanno atteso la risalita di due pescatori che, muniti di specifica attrezzatura subacquea, avrebbero appena prelevato ricci dal fondale.
I militari hanno così ritenuto di approfondire i controlli nel corso dei quali è emerso che le due persone, avrebbero raccolto, fino a quel momento, circa 8000 esemplari, nonostante il divieto imposto dalla Regione Puglia con legge 6/2023.
La normativa mira al ripopolamento della specie evitando quindi il rischio di estinzione dovuto ai massici prelievi. In seguito alla contestazione circa la pesca e la detenzione dei ricci di mare, in violazione della normativa vigente, i Carabinieri hanno segnalato alla Procura della Repubblica di Lecce i due giovani pugliesi.
Il pescato invece è stato sequestrato e contestualmente rigettato in mare poiché tutti gli esemplari risultavano ancora vivi. Ciò è stato reso possibile anche grazie all’ausilio del personale dell’Area Marina Protetta.